Clamoroso all'azienda Aboca: tre dirigenti accusati di spionaggio industriale e formule vendute ai concorrenti

Danni per 800mila euro: "Avevamo in seno chi rubava per fare soldi in proprio", ha detto Valentino Mercati
Per loro è scattata la sospensione dal lavoro, oltre alla denuncia ai carabinieri e alla Procura. Tre alti dirigenti dell'azienda Aboca sono accusati di spionaggio industriale, preziose formule officinali vendute ad aziende concorrenti e danni complessivi per 800mila euro. Una vera e propria "bomba" scoppiata nell'azienda leader nel campo delle piante officinali. «Avevamo in seno chi rubava per fare soldi in proprio», ha commentato il commendator Valentino Mercati, presidente e fondatore di Aboca spa. Insospettabili i tre dirigenti infedeli, persone con un'esperienza trentennale nell'azienda di Sansepolcro, tutti originari e residenti in Valtiberina tra Toscana e Umbria. Il terzetto, secondo quanto dichiarato dallo stesso Mercati, operava con modalità diverse ma in comunione d'intenti: c'era chi si occupava dei segreti industriali, passando le formule ai concorrenti e c'era chi lucrava attraverso l'acquisto di macchinari, necessari nelle varie sedi del gruppo. Insomma, faceva le classiche "creste" e siccome questo giochino andava avanti da anni, si sono accumulati 800mila euro di danni.
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