Ultima settimana per il centro ricerche di Casa Buitoni a Sansepolcro
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Relais di lusso? Voce che si fa sempre più insistente
Ultima settimana di “vita”, almeno come centro ricerche, per Casa Buitoni. Edificio imponente che trova spazio nelle colline sopra Sansepolcro e che si appresta a diventare un relais di lusso. Nulla di certo ancora per il suo futuro, seppure la voce che si rincorre con maggiore insistenza è questa da oramai qualche mese. Sabato 31 marzo, infatti, sarà l’ultimo giorno in cui Villa Fatti – questo il vero nome della struttura – avrà la funzione di centro ricerche: a dire il vero, però, già da diverse settimane l’immobile è smantellato; in pratica non esercita più la sua funzione originaria. Nuova vita per Casa Buitoni, poiché la proprietà resterà sempre di Nestlé Italia, seppure con una funzione completamente diversa: subito dopo Pasqua - da quanto trapela - è stato fissato un incontro a Sansepolcro tra i vertici della multinazionale e l’amministrazione comunale. La voce del relais di lusso è quella che si riconcorre con maggiore frequenza, seppure se tale fosse all’interno dell’immobile dovranno essere eseguiti dei profondi interventi di restauro. Il centro, con tanto di macchinari e chef di alto livello impegnati nel delicato campo della ricerca di preparati e sughi, è già stato trasferito a Solon, in Ohio. Inoltre i 15 dipendenti che lavoravano nel centro ricerche, hanno risolto il contratto o hanno accettato il trasferimento proposto dal gruppo Nestlé, in Italia e all’estero. Ma su questo aspetto era intervenuto pure Mauro Macchiesi della Flai Cgil, spiegando che non è ben chiaro quale sarà il loro destino, perché i sindacati non sono stati fatti entrare nella trattativa. Si chiude così una parentesi lunga trent’anni: la villa neoclassica di Sansepolcro, infatti, era diventata Casa Buitoni dal 1988. Immobile fin troppo conosciuto, tanto da diventare il simbolo e il logo in tutte le confezioni di pasta prodotte da Buitoni. Un vero e proprio epilogo amaro poiché tale luogo – seppure per molti è sempre rimasto un tabù – custodiva al suo interno un fascino decisamente particolare. Mancano solamente cinque giorni: dopodiché i cancelli si chiuderanno e la scritta sarà rimossa, seppure con la netta speranza che possano riaprire sotto una nuova veste. Di pari passo, però, restando sempre in tema Buitoni c’è la scadenza della concessione di Newlat di produrre nello stabilimento di Sansepolcro con il marchio Buitoni. Insomma, il 2018 è sicuramente un periodo chiave per quell’azienda nata nel centro storico di Sansepolcro quasi duecento anni fa.
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