Superstrada E45: secondo incidente probatorio sul viadotto Puleto
Chiarimenti sul ruolo dei cinque indagati
L’inchiesta sul viadotto Puleto nel comune di Pieve Santo Stefano, che vede indagate cinque persone per omessa manutenzione, riserva continui colpi di scena. Il ponte fu sequestrato il 16 gennaio 2019 e dissequestrato il 2 ottobre alla luce della relazione del professor Modena che escludeva rischi sulla stabilità della struttura. Il gip di Arezzo ha affidato oggi, 13 gennaio 2020, un secondo incidente probatorio, o meglio un'integrazione al precedente, perché due quesiti posti dalla procura non avrebbero avuto risposta. In particolare quello sulla pericolosità o meno del viadotto prima del sequestro e quindi prima degli accorgimenti effettuati da Anas propedeutici all'intervento di manutenzione. E chiarimenti necessita anche, secondo procura e giudice, il ruolo dei cinque indagati, situazione per situazione, in base alle competenze: si va dal dirigente al sorvegliante, passando per i tecnici dei vari livelli. L'incarico è stato affidato all'ingegner Vincenzo Laudazi che dovrà consegnare la relazione ad aprile. Proprio a primavera entreranno nel vivo i lavori nel cantiere da 2,5 milioni sul Puleto, ora stoppato per la pausa invernale. Il blocco della E45 di un anno fa, che tanti disagi causò, era scattato dopo una valutazione degli ingegneri Turco e Canè incaricati dalla procura di Arezzo, sulla base di segnalazioni, video e foto pervenute anche dai cittadini. La situazione appariva degradata e per gli esperti c'era il rischio collasso del ponte.
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