Sansepolcro, muta lo skyline della città con la torre fatta di cartone
Interesse attorno a questa opera visibile fino a sabato dentro CasermArcheologica
Una torre tutta di cartone nel cuore del centro storico di Sansepolcro. Per alcuni giorni muterà leggermente lo skyline della cittadina che ha dato i natali ai grandi artisti del rinascimento, tra cui Piero della Francesca: venerdì scorso a CasermArcheologica, oltre cinquanta persone suddivise in piccoli gruppi e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, si sono avvicendate nella costruzione della monumentale torre di cartone ideata e realizzata dall’artista francese Olivier Grossetête. La torre, alta quasi 15 metri, è stata innalzata nel chiostro di Caserma lungo via Niccolò Aggiunti: è stata illuminata e sarà visibile fino a sabato 12 settembre. “A questo progetto hanno partecipato un gruppo di ragazzi del Liceo Città di Piero, ma anche di altre scuole della Valtiberina – commenta Ilaria Margutti, responsabile degli spazi di CasermArcheologica – i quali hanno contribuito a realizzare il lavoro insieme all’artista; è stata una partecipazione davvero entusiasmante. L’aspetto che ci ha colpito molto è stato il coordinamento che hanno avuto tra di loro insieme all’artista: in questo momento, viste anche le normative Covid-19, vederli erigere un monumento utopistico ci fa dare una visione anche per il loro futuro. La torre – conclude Margutti – potrà essere visibile tutti i giorni dal balcone di CasermArcheologica con ingressi contingentati dalle 10.30 alle 13 e il pomeriggio dalle 15.30 fino alle 19”. Olivier Grossetête, quindi, porta così la sua arte a Sansepolcro, trasformando gli spazi di CasermArcheologica nel teatro delle sue realizzazioni utopiche, grazie a “Constructions Monumentales Participatives”, un laboratorio artistico aperto a tutti e un percorso di esposizione sorprendente e originale. Il progetto, sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali tramite il bando Creative Living Lab, prevede due momenti: il primo si è chiuso venerdì scorso con la costruzione della torre di cartone, il secondo è il laboratorio che si pone l’obiettivo di ideare, co-progettare e realizzare insieme all’artista una serie di stanze utopiche in cartone sempre all’interno dell’ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro. Il concetto dell’artista è ben chiaro: costruire la realtà, partendo da scatole di cartone; la cittadina biturgense aveva già conosciuto Olivier Grossetête poiché lo scorso 25 aprile doveva ricostruire la Torre di Berta nell’omonima piazza, sempre in cartone. Progetto poi sfumato a causa dell’emergenza Coronavirus. Una novità interessante che ha catalizzato l’attenzione di molti, davvero incuriositi da questa realizzazione: la punta della torre di cartone, quindi, svetta a pochi passi dal Museo Civico biturgense. Un progetto davvero interessante: non è da escludere che non possa essere ripetuto nel futuro.
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