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Bacchetta: "Ci siamo attivati con Citerna e San Giustino per chiedere il secondo punto vaccini"

Covid-19: a Città di Castello 9 nuovi positivi, 5 guariti e anche il decesso di una donna di 94 anni

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“Ieri abbiamo avuto numeri più contenuti, perché i nuovi positivi sono stati nove e i guariti cinque”. E’ quanto ha comunicato il sindaco Luciano Bacchetta nell’aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19, dovendo però aggiungere che “c’è stata un’altra persona deceduta, una signora di 94 anni, alla cui famiglia porgiamo le più sentite condoglianze, condividendo il grande dolore di perdere un congiunto”.  “Il numero dei nuovi positivi continua a essere alto, come quello del resto della regione, per cui ribadiamo la necessità di accelerare la vaccinazione, che è assolutamente decisiva per risolvere l’emergenza sanitaria in atto”, ha sostenuto il primo cittadino. “Occorre che ci sia una maggiore disponibilità di vaccini, perché, se continuano a essere somministrati con la lentezza abbastanza preoccupante di questa fase, i nostri sforzi divengono inutili”, ha ammonito Bacchetta, nel dare conto del fatto che “l’amministrazione comunale è al lavoro per l’apertura di un secondo punto per la vaccinazione nella zona nord, che comprenda il territorio urbano della città e i comuni di Citerna e San Giustino, con i cui sindaci ci siamo attivati in maniera molto stringente presso l’Usl Umbria 1 e la Regione per fare in modo che l’attivazione di questo servizio possa avvenire quanto prima”. Nel riferire delle telefonate di cittadini ultraottantenni che chiedono di sapere quando potranno essere vaccinati, il sindaco ha rimarcato la forte attesa della popolazione tifernate per questa opportunità. “Da parte nostra non possiamo che rinnovare l’invito affinché le istituzioni preposte ci dotino prima possibile dei vaccini, non avendo alcuna autonomia decisionale in questo ambito, dato che la politica sanitaria non è di competenza delle amministrazioni comunali”, ha chiarito Bacchetta. Il sindaco ha, quindi, confermato che all’Asp Muzi Betti sia ormai decisamente sotto controllo il focolaio da Covid-19 scoppiato tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. “Oggi non ci sono più particolari criticità, sono solo quattro gli ospiti positivi”, ha sottolineato Bacchetta, nel dare atto “al consiglio di amministrazione e agli operatori sanitari della residenza per anziani di aver saputo reagire in maniera piuttosto efficace e celere a un’emergenza particolarmente dolorosa per tutti, verificatasi dopo che per circa dieci mesi la struttura era riuscita sfuggire alla pandemia”. “Ora quello che dovremo fare per la Muzi Betti è di chiedere alla Regione l’aumento delle rette, ma non a carico dei familiari degli ospiti, perché è l’intervento necessario e opportuno per garantire la sopravvivenza e la continuità delle case di riposo in Umbria”, ha puntualizzato il sindaco, evidenziando come “l’istanza in questo senso partita dalla Muzi Betti sia stata raccolta anche da tutte le altre strutture similari a livello provinciale e regionale”. “Nel frattempo – ha affermato Bacchetta – noi abbiamo l’intenzione di proporre all’Usl Umbria 1 di utilizzare parte delle risorse del lascito Mariani per sostenere la Muzi Betti, come è giusto doveroso in questa fase particolarmente complessa”.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
23/02/2021 15:51:48


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