Operazione Alibante: 'Ndrangheta presente in provincia di Arezzo
Due professionisti della Valdichiana accusati di riciclaggio di denaro di provenienza illecita
Sono 19 le persone destinatarie di un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta. Ad eseguire gli arresti in provincia di Catanzaro, nei comuni di Lamezia Terme, Nocera Terinese, Falerna e Conflenti, e nelle città di Aosta, Arezzo e Cosenza, i carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Lamezia Terme, in collaborazione con i comandi Arma territorialmente competenti e con lo Squadrone eliportato carabinieri Cacciatori di Vibo Valentia. Le indagini scaturite poi nell'operazione denominata Alibante sono state avviate a seguito della presentazione, da parte di imprenditori lametini, di denunce relative a estorsioni che sarebbero state poste in essere da appartenenti alla cosca Bagalà. Nell’operazione coinvolti anche un 53enne residente nella Valdichiana aretina e il fratello residente a Tuoro sul Trasimeno. Ai due è stato notificato, dai carabinieri di Cortona e di Tuoro, su delega dei colleghi calabresi, il provvedimento che impedisce loro di rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche per un anno.
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