Colpo di Stato in Guinea: contestato il presidente

I golpisti: "Catturato il presidente e sciolto governo"
Torna nel caos la Guinea Conakry, poverissimo Paese dell'Africa occidentale guidato finora da un contestato presidente di 83 anni, Alpha Conde, al terzo mandato nonostante la Costituzione ne prevedesse un massimo di due. Al termine di una giornata confusa di spari e paura per gli abitanti della capitale e di notizie contrastanti, il leader della rivolta, il capo delle forze speciali Doumbouya, circondato dai suoi, ha annunciato alla tv di Stato di aver catturato il presidente e preso il controllo, invitando i soldati a rimanere nelle caserme e gli abitanti in casa.
Militari nelle strade della capitale
Nel pomeriggio i golpisti avevano affermato di aver "catturato" il presidente e "dissolto" le istituzioni in un video inviato all'Afp. Spari e raffiche di mitra erano stati uditi nelle strade di Conacry, capitale del Paese, e molti testimoni hanno riferito di una nutrita presenza di militari nel centro della città che invitano la gente a tornare a casa e a non uscire dalle loro abitazioni. Il ministero della Difesa aveva però assicurato però di aver respinto il loro attacco al palazzo presidenziale.
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