Regione Umbria: al via il valzer delle poltrone

In ballo ci sono compensi elevati e un assetto di potere
Il 2023 sarà l’anno in cui ripartirà il valzer delle nomine nelle società partecipate, agenzie e altre realtà controllate dalla Regione Umbria. In ballo ci sono risorse e un complessivo assetto di potere. Uno dei dossier più importanti sul tavolo della presidente Tesei è quello che riguarda la possibile fusione tra Sviluppumbria e Gepafin, della quale si parla ormai da parecchio tempo. Al momento va ancora completato lo studio di fattibilità, poi andrebbe fatta una legge regionale e, inoltre, vanno ottenute tutte le autorizzazioni dei soggetti coinvolti; insomma, si rischia di arrivare a ridosso della fine della legislatura. A Sviluppumbria c’è l’amministratrice unica Michela Sciurpa, mentre Gepafin è guidata da Carmelo Campagna. Altro incarico prestigioso e quello del Cda di Sase, la società che gestisce l’aeroporto San Francesco, dove in cabina di comando c’è Stefano Orazio Panato. A seguire il Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria 3A, per il quale è in corso la fase progettuale in vista di una possibile fusione con Umbraflor: al vertice del Parco c’è l’amministratore unico Marcello Serafini mentre a Umbriaflor c’è l’avvocato Matteo Giambartolomei. Ad Afor, l’Agenzia forestale nata dalle ex Comunità montane c’é Manuel Maraghelli in scadenza di mandato. Scadrà anche l’incarico di tutto il cda della Fondazione Umbria Jazz, guidata ora dall’avvocato Gian Luca Laurenzi. A fine legislatura anche il direttore generale di Arpa e l’amministratore di Ater Emiliano Napoletti. Poi ci sono altre scadenze minori, insomma tante belle e prestigiose poltrone.
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