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Sinistra o destra? Un presidente della provincia di Arezzo in confusione

Sul caos in provincia interviene anche il Movimento 5 Stelle

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E adesso il presidente della provincia tirerà a diritto con l'appoggio del centrosinistra oppure tornerà con i vecchi “soci” del centrodestra? 

I primi lo hanno votato col presunto fine di un’alternativa alla presidenza uscente.

I secondi non lo hanno mai scelto come loro candidato.

E’ l’ennesima puntata di un telefilm, visto e rivisto, di cui non si intravede ancora la fine.

Riassumendo, il 18 dicembre 2022 si sono svolte le elezioni per la carica di Presidente della Provincia con i candidati Chiassai, per la destra, e Polcri, per la sinistra e i civici, dopo che aveva proposto la propria candidatura alla destra aretina senza essere accettato.

A sorpresa a vincere è stato proprio Polcri e molti si sono catapultati a festeggiare con lui, tra cui i sindaci di centrosinistra e i civici.

Il 5 gennaio 2023 c'è stata la cerimonia di insediamento ma da quel momento  il neoeletto presidente non è riuscito a trovare la quadratura per l’assegnazione delle deleghe.

Dopo varie riunioni, arriviamo al 19 marzo 2023 con il presidente che conferma la volontà di dare alla maggioranza dell'ente lo stesso colore dell' amministrazione precedente di destra. La decisione sembra tardiva in quanto la legislatura Polcri può partire ma a una condizione: che il medesimo annunci le proprie dimissioni rimettendo l'incarico in mano alla coalizione di centrodestra in tempo utile (seconda metà di agosto 2023) affinché a fine anno si voti sia per il nuovo presidente che per i membri del consiglio.

Fermo restando che la nostra  posizione sulle province non è cambiata - e cioè che secondo noi restano inutili “doppioni” di responsabilità che potrebbero assolvere benissimo Regioni e Comuni, oltre che tradursi in poltrone in più da spartirsi per i partiti, più che mai con questo metodo di votazione ristretto a sindaci e consiglieri - possiamo tranquillamente affermare che ci sentiamo lontani anni luce da certi teatrini. 

Il 16 dicembre 2022, prima delle elezioni, abbiamo dichiarato con la massima trasparenza, che non saremmo andati a votare perché i due candidati non avrebbero mai potuto rappresentarci e per come stanno andando le cose, abbiamo - ahimè purtroppo - avuto ragione.

Ribadiamo ancora una volta di essere lontanissimi da queste logiche di potere e spartizione e continueremo col massimo impegno al servizio e al fianco degli aretini. 

 

Redazione
© Riproduzione riservata
24/03/2023 17:00:46


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