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Bianciardi 100, l’omaggio allo scrittore per il centenario della nascita

Venerdì 9 giugno a San Giovanni Valdarno un’intera giornata all’approfondimento di questa figura

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Luciano Bianciardi nacque in Toscana, a Grosseto, nel dicembre del 1922. Già dallo scorso anno, in tutta Italia, sono state programmate iniziative ed eventi che dureranno per l’intero 2023 volti ad omaggiare lo scrittore, giornalista, bibliotecario e critico televisivo maremmano nel centenario della sua nascita.
E San Giovanni Valdarno dedica la giornata di venerdì 9 giugno alla figura di Bianciardi e ai suoi tanti interessi e campi di azione attraverso due appuntamenti finalizzati non solo a ricordare ma anche a scoprire lo scrittore, la sua opera, la sua visione in collaborazione con la Fondazione Luciano Bianciardi, l’Isis Valdarno e l’Unione nazionale veterani dello sport. Prenderà parte agli eventi anche la figlia Luciana Bianciardi, curatrice dell’opera “Tutto sommato. Luciano Bianciardi scritti giornalistici 1985 – 1971” che sarà presentata nell’occasione.

La mattina alle 10 al centro di GeoTecnologie ci sarà l’incontro con gli studenti per approfondire la figura di Bianciradi attraverso filmati e dibattiti. Parteciperanno anche Sandro De Nobile, professore, scrittore e autore del libro “Il più grande centromediano mai esistito. Luciano Bianciardi e lo sport” e Paola Bertoncini, direttrice del museo Mine di Cavriglia.

Il pomeriggio alle 17,30 a Palazzo d’Arnolfo si terrà l’evento “Luciano Bianciardi, scritti giornalistici”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e del presidente dell’Unione nazionale veterani dello sport, sezione E. Bianchi di San Giovanni Valdarno Mauro Pini, prenderanno la parola la figlia Luciana Bianciardi, anche componente della Fondazione Luciano Bianciardi e Sandro De Nobile. Coordinerà il dibattito il giornalista Leonardo De Nicola.

Luciana racconterà la sua opera “Tutto sommato. Luciano Bianciardi scritti giornalistici 1985 – 1971”. In occasione infatti del centenario della nascita di Luciano Bianciardi, ExCogita ha voluto raccoglierne l'intera produzione giornalistica, quasi mille articoli. Bianciardi ha lasciato in pochi anni una produzione vastissima, raccontando sui giornali l'evoluzione della storia dei costumi, della televisione, della politica, della letteratura, dell'arte, del cinema e dello sport. Per presentare questa immensa mole di testi, è stato scelto di adottare l'ordine cronologico: il susseguirsi degli articoli restituisce al lettore una sorta di storia d'Italia vista dagli occhi di un personaggio che è stato definito anarchico, ribelle e inclassificabile.

La giornata di venerdì 9 giugno è stata presenta nella conferenza stampa di questa mattina, martedì 6 giugno, dal sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi insieme a Mauro Pini, presidente Unione veterani dello sport sezione E.Bianchi di San Giovanni Valdarno, Alessandro Gambassi, Unione veterani dello sport e Leonardo De Nicola, giornalista.

L’iniziativa fa parte del cartellone di eventi del Festival dello sport di San Giovanni Valdarno e sarà la prima di una serie di appuntamenti dedicati a Bianciardi.

“Un’intera giornata che San Giovanni Valdarno e l’amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi –  ha deciso di dedicare a Luciano Bianciardi, intellettuale scrittore e giornalista che ha segnato profondamente l’ambito culturale e letterario italiano ma che purtroppo, da qualche anno, è stato dimenticato. Siamo molto contenti di dedicare a lui l’evento Bianciardi 100, a cento anni dalla nascita. Il focus sarà sugli scritti giornalistici di argomento sportivo ma sarà la prima di una serie di iniziative dedicate a questo importante intellettuale, esperto in diversi ambiti. Io ringrazio l’Unione dei veterani sportivi sezione di San Giovanni Valdarno, in particolare il presidente Mauro Pini e Alessandro Gambassi che hanno avuto l’idea”.

“L’iniziativa Bianciardi 100 – ha commentato il presidente dell’Unvs Mauro Pini – è un’idea nuova per la nostra associazione perché esce dall’ambito prettamente sportivo per abbracciare anche la sfera culturale. Bianciardi infatti si è occupato anche di sport ma ha spaziato negli ambiti più differenti con una grande profondità di pensiero. E siamo felici che questo evento dia il via ad una serie di appuntamenti dedicati allo scrittore maremmano”.

“In un’Italia differente da quella di ora – ha aggiunto il giornalista Leonardo De Nicola – Bianciardi ha pubblicato quasi 1000 articoli per oltre 60 testate diverse. Ha scritto di politica, di educazione scolastica, di cinema, di costume, di libertà sessuale e anche di sport. Noi dedicheremo proprio allo sport una parte importante di questo primo incontro. Ci sarà l’autore di uno dei libri che ha raccolto e approfondito quello che era il suo pensiero, Sandro De Nobile. Lo sport di Biancardi non è soltanto il racconto dell’avvenimento in sè ma è importante la cornice perché partendo da un incontro di calcio o di basket trovava il modo di trattare anche altre tematiche. Oltre la grandezza della persona direi che Bianciardi ha la particolarità di essere stato un intellettuale colto, preparato attento e anche atipico che non aveva problemi a scrivere di qualsiasi argomento”.

Luciano Bianciardi, contribuì significativamente al fermento culturale italiano nel dopoguerra, collaborando attivamente con varie case editrici, riviste e quotidiani. La sua opera narrativa è caratterizzata da punte di ribellione verso l'establishment culturale e da un'attenta analisi dei costumi sociali nell'Italia del boom economico, tanto che alla finzione narrativa si mescolano spesso brani saggistici che sfociano sovente nella sociologia.
Laureato in filosofia, professore di liceo e direttore della Biblioteca Chelliana di Grosseto, scrive insieme a Carlo Cassola "I minatori della Maremma", un'inchiesta pubblicata su "L'Avanti!" e poi raccolta in volume per Laterza nel 1956. Trasferitosi a Milano nel 1954, lavora come redattore, giornalista, traduttore dall'inglese, sceneggiatore. Tra le sue numerose opere si ricordano: "Il lavoro culturale" (Feltrinelli, 1957), "L'integrazione" (Bompiani, 1960), "Da Quarto a Torino. Breve storia della spedizione dei Mille" (Feltrinelli, 1960), "La vita agra" (Rizzoli, 1962), "La battaglia soda" (Rizzoli, 1964), "Aprire il fuoco" (Rizzoli, 1969), "La solita zuppa e altre storie" (Bompiani, 1994). Le opere complete sono raccolte nei due volumi "L'antimeridiano" (Isbn, 2005 e 2008).

Dopo un periodo di oblio, la biografia di Pino Corrias "Vita agra di un anarchico" (Baldini e Castoldi, 1993) ne riportò in auge l'opera, oggi molto apprezzata per la qualità della scrittura e per la vena antimoderna.

Redazione
© Riproduzione riservata
06/06/2023 14:28:12


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