Approvata in consiglio comunale a Città di Castello la mozione sul decoro del territorio
I consiglieri Bellucci e Sabba avevano proposto di indire una “Giornata della frazione virtuosa”
Il consiglio comunale ha approvato con i 18 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, FDI, Lista Civica Marinelli Sindaco, Unione Civica Tiferno e le astensioni di Maria Grazia Giorgi (PD) e Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) la mozione sul decoro del territorio comunale dei consiglieri Fabio Bellucci e Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco), emendata sulla base del dibattito in aula. Con la deliberazione, la massima assise cittadina ha invitato la giunta e l’amministrazione comunale a “pubblicizzare e incentivare l’iniziativa di associazioni, comitati e pro loco e a scegliere un giorno dell’anno per indire la giornata della ‘Frazione virtuosa’, con tanto di festa, da tenere preferibilmente in piazza delle Tabacchine, dove verranno invitate associazioni e comitati delle varie frazioni comunali e ci sarà la premiazione di quella che si sarà contraddistinta per la miglior cura dell’ambiente e come frazione più virtuosa”. “Potremmo anche considerare la possibilità di premiare il vincitore con un contributo in denaro che verrà utilizzato per migliorie nella propria frazione - hanno proposto i consiglieri Bellucci e Sabba - per sensibilizzare sempre più persone, specialmente i più giovani, a far diventare il rispetto per l’ambiente una normalità oltre un dovere”. Come aggiunto dai proponenti, il consiglio comunale ha quindi stabilito che “la proposta progettuale della mozione sarà esaminata dalla competente commissione consiliare”. “Tutti noi dovremmo fare la nostra parte per la garanzia del decoro urbano – ha puntualizzato Bellucci nell’illustrare la mozione - considerato che operazioni di supporto come taglio dell’erba e raccolta immondizia, al di fuori di quelle già esercitate dai soggetti preposti, aumentano nella gente senso di partecipazione e utilità”. “Tenere e mantenere le frazioni pulite dà un’immagine di decoro e civiltà a tutto il comune – ha osservato il consigliere della Lista Civica Luca Secondi Sindaco - per cui servono azioni di partecipazione di volontariato attivo, con le associazioni create dai cittadini nelle singole realtà del territorio”. Pur non nascondendo perplessità su “una sorta di concorso a proposito del quale non sarebbe semplice individuare criteri di funzionamento e giudizio”, la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha preso la parola per esprimere il proprio apprezzamento “per l'idea che c'è dietro questo tipo di proposta, vale a dire la tutela del territorio, la tutela dell'ambiente, della pulizia e del decoro”, ma ricordare anche che “questo tipo di azioni dei cittadini sarebbero già previste e normate se la mozione che ho proposto nel marzo scorso per un regolamento sulla gestione dei beni comuni, oltre che essere approvata in consiglio comunale, fosse anche stata già resa esecutiva, attraverso la riunione della commissione competente e la deliberazione della relativa disciplina”. “Il regolamento sui beni comuni permetterebbe infatti a tutti i cittadini, in forma singola o associata, di sottoscrivere con il Comune un patto di comunità, che significa semplicemente un impegno reciproco, dove il Comune riconosce in vario modo alla collettività l’azione di cui si fa carico a beneficio di un marciapiede, di una piazza, piuttosto che di un’aiuola o di un parco”, ha spiegato l’esponente della minoranza, invitando a “portare il regolamento nella commissione apposita perché venga discusso e poi eventualmente approvato”. A far propria l’istanza della consigliera per l’approvazione del regolamento sula gestione dei beni comuni è stata la capogruppo di FDI Elda Rossi, che ha condiviso anche le perplessità sulle modalità in cui le azioni dei cittadini potrebbero essere gratificate in base alla mozione dei consiglieri Sabba e Bellucci e sull’idea di “prevedere un premio in denaro per compiti di volontariato”, pur apprezzando lo spirito dei proponenti. “Bisogna In qualche modo mettersi a tavolino e capire come vogliamo realizzare questo tipo di idea che viene proposta, in modo che possa portare un beneficio per la comunità e nient’altro”, ha detto Rossi. D’accordo con lo spirito della mozione anche la consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione), che ha espresso “dubbi sulla necessità di promuovere la costituzione di nuove associazioni quando ci sono già Pro Loco e Cva”, come previsto nell’iniziale stesura della mozione, e anche su come giudicare correttamente le azioni proposte dai diversi sodalizi. “Forse si potrebbe rivedere la formulazione della mozione e abbinarla poi alla discussione in commissione sul regolamento per la gestione dei beni comuni”, ha fatto presente la consigliera, che ha espresso il proprio scetticismo sulla scelta di piazza delle Tabacchine per le eventuali premiazioni, “viste le attuali condizioni”. Nel dibattito è intervenuto quindi il sindaco Luca Secondi, che, nel condividere l’idea di un confronto sulla mozione da approfondire in commissione nell’ambito della discussione sul regolamento per la gestione dei beni comuni, ha fatto presente che “la proposta di assegnare un contributo, dell’ammontare di 1.000-2.000 euro, non sarebbe il pagamento di una prestazione, ma risponda all’intenzione magari di rimborsare parte dei costi del progetto sostenuti dal sodalizio vincitore”. “Quello che conterebbe – ha spiegato Secondi - non sarebbe il fatto economico, ma il valore del segnale alla comunità, dell’attivazione di un meccanismo incentivante che possa portare le associazioni presenti nel territorio a intraprendere non solo l’organizzazione di feste, celebrazioni o comunque momenti ludici e di aggregazione nelle rispettive realtà, ma anche iniziative a tutela dell’ambiente e del decoro urbano, che possano impegnare i cittadini durante tutto l’anno”. Il sindaco ha quindi escluso che la politica possa essere coinvolta nel giudizio sulle azioni più meritevoli, “che verrebbe affidato a una giuria tecnica”. In qualità di presidente della commissione Affari Istituzionali, la consigliera Alessandra Forini (PD) ha preso l’impegno di “convocare prima possibile una seduta dell’organismo che, sentendo anche il parere dei soggetti che sono parte in causa, possa arrivare a definire un regolamento per la gestione dei beni comuni in grado di ricomprendere anche la proposta contenuta nella mozione che stiamo discutendo”. “La tutela dell’ambiente e del decoro urbano è un tema molto sentito da tutti, in maniera trasversale, al quale è giusto dare la nostra attenzione”, ha sostenuto la rappresentante della maggioranza. In sintonia con la mozione si è detto anche il consigliere del PSI Luigi Gennari, che ha apprezzato “l’obiettivo di favorire la tutela del decoro urbano anche nelle frazioni del territorio comunale”, segnalando come l’impegno dei cittadini andrebbe esteso “oltre che alla tutela dell’ambiente, anche alla cura ad esempio della viabilità, che è molto importante”. “Non c’è bisogno di creare associazioni, ma neanche particolari regolamenti - ha osservato l’esponente della maggioranza - serve il buonsenso dei cittadini e una collaborazione con il Comune e gli altri enti preposti alla cura del territorio”. Nel testimoniare al consigliere Bellucci l’apprezzamento per “la pragmaticità e la concretezza dimostrata in altre occasioni, come nella vicenda dei rimborsi di Umbra Acque”, il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha ammesso di non poter riscontrare le stesse caratteristiche nella mozione. “Vanno bene le buone intenzioni, ma la società attuale, che pure risponde ancora bene dal punto di vista del volontariato nel nostro territorio, evidenzia un allentamento del senso civico che rende difficilmente applicabile quanto proposto, come dimostra la condizione dei contenitori per la raccolta differenziata del centro storico, che non solo sono svuotati solo ogni 2-3 giorni, ma non vengono utilizzati nemmeno correttamente per la separazione dei rifiuti da parte dei cittadini”, ha fatto presente l’esponente della minoranza, che ha aggiunto: “neanche i percettori di reddito di cittadinanza avvertono l’esigenza di contribuire a compiti socialmente utili, come è di tutta evidenza, ma c’è anche larga parte dei privati che non si fa carico dei doveri di cura dei terreni e delle proprietà”. “A me la mozione sembra quindi un manifesto delle buone intenzioni, che potrebbe essere ricompresa nei lavori di una commissione, ma che mi perdonerà se non voterò”, ha affermato Lignani. In sede di replica, il consigliere Bellucci ha ringraziato per i contributi venuti dai consiglieri e ha accettato di modificare il dispositivo della mozione secondo quanto proposto in aula.
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