E' morta Suor Margherita, per 73 anni a Sansepolcro nel monastero delle clarisse
Ieri la cerimonia funebre: "Figura dolce, silenziosa e riservata", così la ricordano
Ha trascorso a Sansepolcro ben 73 dei suoi quasi 87 anni, nell’unica realtà monastica rimasta in città: quella delle clarisse. Ma ora Suor Margherita non c’è più: la malattia della quale soffriva da tempo non le ha dato scampo, dopo che negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate. E il Borgo, che la conosceva molto bene, è in lutto per l’affetto che nutriva nei suoi confronti. Al secolo Angiolina Lollo e originaria di Motta Montecorvino, in provincia di Foggia, era arrivata nel 1950 assieme ad altre compaesane per seguire l’esempio di spiritualità di Santa Chiara d’Assisi e il nome da religiosa le era stato imposto dall’ordine di appartenenza. Una vita intera, di fatto, trascorsa a Sansepolcro nel monastero di clausura e all’insegna della preghiera e dell’ascolto verso chi, nei momenti di difficoltà, si rivolgeva alle clarisse per una parola di conforto. Peraltro, era proprio Suor Margherita ad assistere le monache malate, ad accudirle e ad accompagnarle in ospedale qualora si fosse reso necessario il ricovero. Fra le attività che si svolgevano nel monastero, c’era un tempo la produzione del cartoni per le fette biscottate Buitoni, ma qui si stampavano anche le ostie da consacrare e soprattutto si rammendavano stoffe preziose e raffinate che la gente affidava alle clarisse. Suor Margherita era stata nominata quale vice dell’attuale priora, suor Marisa Melodia. Un ricordo speciale arriva da parte di monsignor Giancarlo Rapaccini, parroco della concattedrale e di Laura Chieli, insegnante elementare e consigliere comunale: “Suor Margherita era una figura dolcissima, umile, silenziosa e riservata. La classica immagine della clarissa contemplativa con la luce negli occhi, che trasmetteva serenità. Era anche una persona molto elegante nei modi, propensa alla ricerca dell’armonia e sempre disposta all’ascolto, come è nelle prerogative di questo ordine; dalla sua bocca usciva sempre un messaggio di speranza verso chi in quel momento aveva particolarmente bisogno”. Nel pomeriggio di ieri, l’ultimo saluto nella chiesa del monastero di Santa Chiara, alla presenza anche dei parenti venuti dalla Puglia, con la successiva veglia serale. Poi, il feretro ripartirà per il cimitero di Montecorvino, dove Suor Margherita riposerà per sempre nella cappella di famiglia. Il monastero biturgense è ora orfano di lei e con tre suore rimaste, due delle quali non più giovani a livello di età; si pone quindi l’esigenza di garantire un ricambio con l’invio possibilmente di novizie. Per il momento, un grazie di cuore e un bacio affettuoso a Suor Margherita, la giovane venuta dalla Puglia che aveva trovato in Sansepolcro la sua nuova patria.
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