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Pratovecchio Stia ricorda i 17 partigiani caduti

Il 17 aprile 1944 furono fucilati contro il muro del cimitero di Stia

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In occasione dell’80°anniversario, domenica 14 aprile Pratovecchio Stia rende omaggio alla memoria dei 17 partigiani romagnoli, tutti di età inferiore ai 20 anni, che il 17 aprile 1944 furono fucilati presso il piccolo cimitero di Stia, dopo essere stati catturati in un rastrellamento nella valle dell’Oia.  Il programma prevede alle ore 10.45 il ritrovo in piazza Mazzini per proseguire con la cerimonia di commemorazione all’interno del Cimitero Monumentale, dove si trova anche la tomba nella quale furono sepolti i partigiani, che per l’occasione sarà riaperto al pubblico dopo l’importante intervento di ristrutturazione.

La celebrazione è organizzata dal Comune di Pratovecchio Stia in collaborazione con ANPI Comitato Provinciale Arezzo - sezione Casentino e Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (ANFIM) con la partecipazione della Filarmonica Gaetano Trapani.

I FATTI

Il 17 aprile 1944, 17 giovani partigiani furono fucilati contro il muro del cimitero di Stia. Appartenevano alla 1^ delle tre brigate che inquadravano i circa mille partigiani romagnoli e provenivano dalla zona delle Balze dove avevano attuato importanti azioni volte al recupero d'armi destinate a 500 partigiani ancora disarmati.  Il 6 aprile 1944, l’inizio del rastrellamento tedesco e fascista impedì loro di raggiungere le Marche e uscire dall'accerchiamento Il 12 aprile l'esercito tedesco avviò il rastrellamento della zona compresa tra le statali Bibbiena - Cesena e Firenze - Faenza e dopo una serie di scontri con le truppe tedesche, in serata la 1^ Brigata si ritirò nella foresta della Lama e, in seguito, all'Eremo di Camaldoli.

La mattina del 13 aprile, nel tentativo di uscire dall'accerchiamento, la brigata raggiunse Campo Romagnolo, dove si divise in piccoli gruppi. Sette partigiani in marcia verso San Godendo furono catturati e fucilati in località Fontanelle. Uno di loro si salvò fingendosi morto sotto i corpi dei compagni. Altri 18 combattenti si rifugiarono presso la cascina dell’Oia. Traditi da una guardia forestale fascista la mattina del 16 aprile furono circondati dai tedeschi e catturati. Uno di loro, la cui identità è rimasta ignota, fu fucilato a Terre Rosse, poiché essendo ferito non riusciva a tenere il passo. Gli altri furono portati ai comandi tedeschi della zona e condotti a Stia durante la notte. Nelle prime ore del 17 aprile furono addossati contro il muro del cimitero e fucilati. I loro corpi vennero sepolti in una fossa comune.

I 17 PARTIGIANI

Bagnoli Rino, Berlini Mario, Bertoni Ives, Bratti Giorgio, Casadei Ezio, Fabbri Enrico, Manaresi Michele, Righini Gualtiero, Romagnoli Oberdan, Lama Lelio, Salmi Dante, Zaccaroni Romolo, Zambianchi Fidelmo, Mazzolini Marcello, Bonaldo Domenico, Cremonini Giorgio, Ignoto.

Redazione
© Riproduzione riservata
12/04/2024 14:54:52


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