Addio a Pietro Besi, il popolare "Zillone": pugile dei pesi massimi

E' venuto a mancare nella notte: da settimane le sue condizioni si erano aggravate
Un risveglio amaro, una domenica triste per la comunità di Sansepolcro ma non solo. È morto nella notte Pietro Besi, il popolare “Zillone”: pugile dei pesi massimi in attività dal 1954 al 1973 e con il salto da dilettante a professionista quando la sua carriera era arrivata al giro di boa, cioè nel 1964. Le sue condizioni nelle ultime settimane si erano aggravate, seppure tanto è sempre stato l’affetto della gente nei suoi confronti. Pietro, oltre che essere stato un grande sportivo, era un personaggio a tutto tondo con la battuta sempre pronta. Facilmente distinguibile per i suoi baffi e la stazza importante, tipica dei pesi massimi di pugilato. Ai tempi di “Zillone” non esistevano troppe sigle nel mondo del pugilato. Vi era una solo la federazione e lui è stato fra i primi assoluti della categoria, oltre che campione italiano militare nel 1961 e riserva di Francesco De Piccoli alle Olimpiadi di Roma dell’anno precedente. Avrebbe spento 84 candeline il prossimo 31 luglio e una grande festa fu organizzata alla Piscina Pincardini di Sansepolcro in occasione dell’80esimo compleanno. Gli fu dedicato anche un libro grazie all’idea del dottor Marcello Meozzi, con la realizzazione dei testi affidata alla collega Monia Mariani, autrice del volume dal titolo “La Leggenda di Zillone”. Ce ne fu, poi, anche un secondo "La mia vita in un pugno" con tante immagini fotografiche e ritagli di giornale. Tanti sono i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, a cui si aggiungono quelli della nostra redazione.
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