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Un Tiziano "vagabondo" all'asta da Christie's
Dipinto dall'artista quando non aveva più di 20 anni
Un Tiziano vagabondo dalla storia avventurosa - rubato due volte e una volta lasciato a una fermata dell'autobus a Londra - andrà all'asta il prossimo 2 luglio da Christie's nella capitale britannica.
Dipinto dall'artista quando non aveva più di 20 anni, Riposo Durante la Fuga in Egitto è stato concupito da imperatori, arciduchi e ladri d'arte nei suoi oltre cinque secoli di storia.
La storia
Documentato per la prima volta nella casa di un mercante di spezie veneziano all'inizio del Seicento, è stato appeso in palazzi di Londra, Bruxelles, Vienna, Parigi e da ultimo a Casa Longleat nel Wiltshire (la dimora dei marchesi di Bath e il primo safari park fuori dall'Africa) da dove fu rubato e poi recuperato da un detective dell'arte. Christie's metterà il quadro all'asta con una stima tra 15 e 25 mila sterline per conto dell'ultimo marchese di Bath e dei Trustees di Lonleat nell'ambito di una strategia di investimento di lungo periodo.
La vendita
La vendita arriva nell'ambito della più importante stagione di Christie's dedicata agli Old Masters in oltre un decennio in cui, oltre al Tiziano, passeranno di mano a Londra opere di Frans Hals, Quentin Metsys, George Stubbs e Richard Parkes Bonington, mentre a Parigi il pezzo forte della sessione di domani sarà una natura morta con melone e pesche di Simeon Chardin.
Apprendista ancora bambino di Giovanni Bellini a Venezia, il ragazzo di Pieve di Cadore dipinse la Sacra Famiglia in fuga verso l'Egitto ispirandosi anche ai "paesaggi emotivi" di Giorgione, un altro allievo di Bellini di dieci anni maggiore di lui. Non è chiaro chi commissionò il quadro, documentato nei primi decenni del Seicento nella collezione del mercante Bartolomeo della Nave accanto a opere viste da "tutti i virtuosi di Venezia" tra cui Bellini, Giorgione e Veronese.
Vari passaggi
Dopo la morte di della Nave, la raccolta passò quasi tutta al marchese James Hamilton che la spedì a Londra nel 1638, dieci anni prima di fare una brutta fine durante la guerra civile inglese tra Parlamentari e Realisti. Da Londra la collezione entrò a Bruxelles in casa dell'arciduca Leopoldo Guglielmo d'Austria e poi a Vienna nel Castello del Belvedere dove fu saccheggiata dalle truppe napoleoniche nel 1809. Portato a Parigi, il Tiziano tornò nella capitale austriaca nel 1815 dopo la caduta del Bonaparte.
Il furto
Il successivo proprietario fu lo scozzese Hugh Andrew Johnstone Munro, uno dei più importanti mecenati di J.M.W. Turner. Christie's ne disperse la raccolta nel 1878 e il Tiziano fu acquistato da John Alexander Thynne, quarto marchese di Bath che lo appese nella magione del Wilshire da cui fu rubato nel 1995 e ritrovato sette anni più tardi senza cornice in una sacca variopinta a una fermata dell'autobus di Londra grazie all'intervento del detective dell'arte Charles Hill, un ex poliziotto di Scotland Yard e dopo che sul quadro era stata posta una taglia da 100 mila sterline: una bazzecola rispetto a quanto il Tiziano potrebbe essere battuto il prossimo 2 luglio.
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