Gli scatti di Ruben Amantini nella sala espositiva comunale di palazzo pretorio a Sansepolcro
La mostra rimarrà aperta fino a domenica prossima
Fino a domenica 22 settembre 2024 gli scatti in bianco e nero dedicati alla frazione La Montagna raccolti nella mostra denominata "La Montagna viva - Racconto per immagini" di Ruben Amantini sono in Palazzo Pretorio nella sala esposizioni del Comune di Sansepolcro. La precisa, interessante e ricca prefazione di Niccolò Innocenti fa capire, già all'ingresso della mostra, che ci troviamo di fronte a un lavoro che è un autentico studio di una frazione che nell'immaginario collettivo, per i cittadini di Sansepolcro, è sinonimo di area climatica fresca, zona di villeggiatura, di riposo, area in cui persistono più attività di ristorazione ma anche l'avvio di sentieristica importante per passeggiate molto belle, una tra tutte quella che collega a Montecasale. È per tutti anche un luogo dove la civiltà contadina è ancora vicina a ciascheduno più di quanto non sia nella valle e dove si può respirare ancora una dimensione di contatto con la natura, di silenzio, di respiro dell'universo, condizione sempre più rara altrove. Gli scatti raccontano le famiglie che tenacemente continuano a vivere nella frazione, che curano le abitazioni, i giardini di queste, arricchendoli di ortensie e fiori durante l'estate e di luminarie durante il periodo natalizio. Documentate anche alcune importanti tradizioni che affondano le loro origini nella notte dei tempi come quella dei befani, uomini dal lungo mantello e dal cappello, che di casa in casa portano la lieta notizie soprattutto tanta allegria e gioia. Spiccano i volti di personaggi che alla Montagna ci hanno passato una vita ma anche di chi ha scelto recentemente di andarci ad abitare e scientemente di nominarla luogo d'elezione. Amantini ha frequentato il corso del locale Fotoclub a partire dal 2019 e gli scatti che ci consegna sono stati realizzati recentemente a partire dal dicembre dell'anno scorso. Il fotografo pur avendo partecipato, sempre a partire dal 2019, alle mostre collettive del fotoclub per la prima volta espone in una mostra personale. La mostra è assolutamente da non perdere ed ha un grande valore vuoi perché gli scatti sono belli, a tratti molto poetici, vuoi perché l'autore sembra avere voluto documentare in tutte le direzioni la storia di un villaggio; la mostra non è, quindi, solo costituita da una serie di immagini ma è un racconto. Del resto che cos'è la fotografia se non autentica narrazione? È aperta tutti i giorni dalle 17,30 fino all'ora di cena, mentre Sabato e Domenica anche la mattina.
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