Ritrovato l’argento rubato alla Croma Catene di Castelnuovo di Subbiano
I ladri lo avevano nascosto tra la vegetazione
Una parte dell'argento rubato alla Croma Catene di Castelnuovo di Subbiano é sttao recuperato dai carabinieri, i ladri lo avevano lasciato in zona, nascosto tra la vegetazione. L’idea dei banditi, forse, era di tornare a recuperarlo in un secondo momento. Ma polizia e carabinieri sono arrivati prima di loro e hanno individuato i voluminosi sacchi contenenti il metallo prezioso. Tutto il materiale è stato accuratamente esaminato per raccogliere elementi utili allo sviluppo delle indagini: il tipo di contenitori, le eventuali impronte, ogni elemento che possa svelare qualcosa in relazione agli uomini mascherati che hanno agito con una azione da commando nella notte tra 1 e 2 dicembre. Il furgone rubato usato per il primo tratto di fuga è stato abbandonato a la Pazienza, quindi via a bordo di un altro mezzo pulito. La scelta dei malviventi - deliberata oppure dettata dalle contingenze (un imprevisto) - è stata quella di occultare il bottino e portarsene dietro solo una minima parte, quella meno ingombrante. La scoperta della refurtiva sarebbe avvenuta già il giorno dopo il colpo - il 24esimo nel distretto dei preziosi di Arezzo - ma solamente adesso riusciamo a darne notizia e solo in base a quanto filtra dall’indagine, complessa e delicata, che riguarda tutto il fenomeno degli assalti agli orafi. Anche il quantitativo di argento trafugato quella notte non è stato mai precisato in modo ufficiale e si va per ipotesi: si parla di 100 chili circa. Dopo i minuziosi riscontri investigativi, il metallo sarebbe stato restituito agli imprenditori, con autorizzazione della procura. Il raid alla Croma Catene aveva impressionato per l’audacia e l’organizzazione: circa dieci persone suddivise in vari ruoli, con il furto di camion a San Giuliano di Arezzo, poi utilizzati per sbarrare la strada nella zona industriale, quindi l’impiego come ariete di una ruspa Caterpillar per sfondare la cancellata e aprirsi un varco nella ditta. Dietro al mezzo meccanico, il video mostra l’ingresso veloce del gruppo di banditi e del furgone bianco con il portellone aperto per caricare la refurtiva. Blitz rapidissimo, pochi minuti, il tempo di arraffare il metallo in lavorazione e sparire prima dell’arrivo della vigilanza, di polizia e carabinieri.
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