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Il consiglio comunale di Città di Castello approva a maggioranza il bilancio consolidato 2024

Le società controllate dal Comune chiudono tutte in utile

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Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza, con 14 voti favorevoli di PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e sette voti contrari di Castello Cambia, FDI, Castello Civica, Lega, FI, Lista Civica Marinelli Sindaco, il bilancio consolidato relativo all’esercizio finanziario 2024, che si è chiuso con un risultato positivo pari a 3.306.654,42 euro. Con analoga espressione di voto, eccetto che per l’astensione di Castello Cambia, è stato dato semaforo verde anche alla modifica del Documento Unico di Programmazione 2025-2027. Nel ricordare che si tratta dell’undicesimo elaborato redatto dal Comune di Città di Castello in conformità al decreto legislativo 118/2011, recante le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili per le pubbliche amministrazioni, l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli ha sottolineato che “delle tre società controllate dal Comune di Città di Castello, nessuna risulta in perdita: Sogepu ha chiuso il bilancio in positivo per 356.753 euro, le Farmacie Tifernati per  160.882 euro e Polisport per 7.511 euro. Le Farmacie Tifernati nel 2024 hanno distribuito dividendi per 200.000 euro al Comune di Città di Castello”. Mariangeli ha anche fatto il punto sull’andamento delle altre due società inserite nel bilancio consolidato, PuntoZero, che ha chiuso con un utile di 18.715 euro, e AURI, che ha avuto un utile di 53.232.523,17. “Il dato di Auri – ha puntualizzato l’assessore – è condizionato da una forte presenza di contributi agli investimenti assegnati, principalmente per fondi PNRR legati ad investimenti sulla rete idrica, poi materialmente eseguiti da Umbra Acque. I contributi agli investimenti sul bilancio AURI erano 26.708.000 euro nel 2023 e sono 80.422.322 euro nel 2024”. L’intervento dell’assessore Mariangeli si è, quindi, chiuso con una precisazione: “si ricorda che già dal 2023 il servizio di raccolta differenziata non è più affidato a Sogepu, ma alla società di scopo Sogeco, in virtù del contratto che AURI ha stipulato il 21 dicembre 2022 con i comuni del Sub Ambito 1. Pertanto oggi l’attività che Sogepu svolge per il Comune si limita alla gestione del teatro e di servizi per manifestazioni”. “Sogeco – ha chiarito ulteriormente Mariangeli - non rientra nel perimetro di consolidamento, in quanto non ricompresa nelle casistiche relative al principio contabile concernente il bilancio consolidato. Verso questa società il Comune nel 2024 ha assunto impegni per complessivi 8.714.851,46 euro”. Sul DUP è stato spiegato come la modifica che si è resa necessaria abbia riguardato esigenze legate alla gestione del personale comunale, la digitalizzazione dei Servizi Demografici e l'attività cinofila della Polizia Locale. La capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni ha segnalato come “anche quest'anno la parte negativa di questo bilancio consolidato sia legata a Sogepu, i cui problemi gestionali in passato sono dipesi forse da altro, ma negli ultimi anni dipendono dai rapporti economico-finanziari squilibrati che ha sottoscritto con Ecocave, quindi con Sogeco”. Nel dirsi preoccupata per la situazione della società, la rappresentante della minoranza ha citato dati come quello degli interessi passivi, “che sono superiori a quelli che paga il Comune di Città di Castello: 1 milione Sogepu e 795 mila euro il nostro ente, e dei debiti, “che sono pari a 17 milioni e 586 mila euro”.  “Le criticità di Sogepu dipendono da una cattiva gestione dei conti in questi anni e sono state denunciate con una lettera dai lavoratori”, ha rimarcato Arcaleni, chiedendo al sindaco e alla giunta se ci sia stato o meno l’incontro chiesto dalle maestranze su aspetti come la distribuzione dei servizi, i carichi di lavoro, i rischi per la salute e la sicurezza, l’obsolescenza dei mezzi e il trattamento di plastica e carta. Su Sogepu si è soffermato anche il capogruppo di FI Tommaso Campagni, che ha eccepito: “Il Comune ha nei confronti di Sogepu un’esposizione importante, intorno ai 28 milioni tra le fidejussioni e altre voci, quindi nonostante il gran lavoro che sta facendo il nuovo consiglio di amministrazione della società, è indispensabile che lo stesso Comune aiuti la nostra partecipata a camminare con le proprie gambe, perché un'esposizione del genere rischia di compromettere anche i bilanci dell’ente”. “Dare una solidità finanziaria a Sogepu serve anche a salvaguardare i lavoratori”, ha puntualizzato l’esponente della minoranza”. Nel premettere di ritenere il bilancio consolidato “l’ennesima sovrastruttura imposta dalla normativa, di cui francamente non sento un grande bisogno”, il capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani ha proposto di “andare oltre la semplice analisi contabile del bilancio consolidato, per approfondire nel corso dell’anno le dinamiche delle società partecipate”. “Si tratta di capire la vita societaria di queste realtà partecipate dal Comune, su aspetti come il personale, i rapporti con la comunità e altro”, ha spiegato il consigliere. Il consigliere di FDI Riccardo Leveque ha evidenziato come dall’esame del bilancio consolidato emerga “un sistema complesso, rigido, dove la trasparenza non sempre è piena e le società partecipate sembrano seguire logiche proprie, nient’affatto coordinate all'azione del Comune, che a parer nostro manca sotto il profilo dell'indirizzo politico generale”. “Chiediamo un cambio di passo: più controllo, più chiarezza, più responsabilità nella gestione di queste società”, ha aggiunto il rappresentante della minoranza, che ha sollevato perplessità su voci come il fondo per rischi e oneri, “che è cresciuto di oltre un milione e mezzo negli ultimi due anni, a causa di un aumento di 200 mila euro da parte del Comune e di oltre 900 mila euro da Sogepu”. “Questa a parer nostro non è prudenza, ma la fotografia di un gruppo che si si prepara a far fronte a cause contenziosi e costi futuri”, ha osservato Leveque, che ha puntato l’indice sui costi del personale e dei servizi di Sogepu, ma anche della discarica di Belladanza (“impianto – ha detto - continua a rappresentare un costo rilevante per la collettività, senza che gli investimenti abbiamo prodotto risultati positivi per l’abbattimento dei debiti e dei costi della Tari”) e sulla mancanza della completa trasparenza nella gestione di Sogeco. Il consigliere, ha, quindi, espresso perplessità anche su Farmacie Tifernati e Polisport per l’aumento del costo del personale. In sede di replica, il sindaco Luca Secondi e l’assessore Mauro Mariangeli hanno riferito dell’incontro con i sindacati e con il consiglio di amministrazione sulla gestione di Sogepu. Mariangeli ha rimarcato che nel confronto è stato evidenziato come i debiti della società siano diminuiti e che siano in gran parte dovuti a investimenti sulla discarica di Belladanza, “che – ha detto - il Comune non considera un problema, ma una risorsa”. “Il Cda di Sogepu sta acquistando nuovi mezzi per migliorare l’autoparco”, ha puntualizzato l’assessore, nel chiarire come l’amministrazione comunale abbia espresso l’auspicio che l’accordo di secondo livello per il personale possa essere raggiunto tra le parti. “Su Sogepu però non si può continuare a riferire in modo parziale per orientare i giudizi – ha detto Mariangeli – visto che c’è stata la lettera pubblica citata dalla consigliera Arcaleni, ma c’è anche stata la presa di posizione di gran parte dei dipendenti che hanno dichiarato di non essere stati messi al corrente del comunicato della Rsu di Sogepu”. “Al tavolo di confronto, peraltro – ha precisato Secondi – è stato spiegato che la lettera non era assolutamente voluta dai sindacati, ma rifletteva un confronto interno sulla gestione dell’azienda che è costante e sul quale all’esterno ognuno può dare la lettura politica che ritiene”.

Redazione
© Riproduzione riservata
14/10/2025 19:21:25


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