Ardillo conquista Città di Castello: il gioco da tavolo andato in sold-out dopo solo 5 giorni

Un gioco interamente in castellano il cui scopo è diventare il più grande possedente della città
La grande novità del Natale a Città di Castello é arrivata a dicembre, con l'esordio di Nùzzolo. Presentato come "l gioco de Castelo che te fa stremolì", è un gioco da tavolo interamente in castellano, il cui scopo è diventare il più grande possedente della città. Possiamo dire uno spin-off dei fortunatissimi Lillero (giunto quest'anno alla sua quarta edizione) e Picchiarume, il primo in perugino e il secondo in eugubino. Anche Nùzzolo, che in dialetto castelano sta per 'furbo', è andato a ruba. Tempo 5 giorni ed è diventato introvabile, raggiungendo il sold-out. Per realizzare il tabellone del gioco, dove le caselle diventano le vie della città tifernate e le 4 porte (Santa Maria, San Florido, Sant'Egidio e San Giacomo) da conquistare a colpi di dado, e i testi, Mirri ha puntato su due castellani doc, Marco Cerrini e Giampaolo Innocenti, con la preziosa supervisione fonetica di Matteo Nunzi. Il fondatore di Ardillo, Stefano Mirri, di lavoro fa il comunicatore e lavora per varie agenzie.

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