Sansepolcro, un centro unico di protezione civile al Foro Boario

Volontari prociv e vigili del fuoco insieme, ma per ora mancano le risorse
E’ ancora un sogno, o quantomeno un obiettivo, che dovrà trasformarsi in realtà: quello di veder riconvertita l’area del Foro Boario di Sansepolcro in centro unico di protezione civile. È lì che l’amministrazione comunale attuale – ma l’idea c’era anche nella precedente – ha deciso di trasferire fisicamente l’attività del gruppo comunale e dei vigili del fuoco, ma al momento la grande voglia non è accompagnata dalla necessaria disponibilità di risorse. “Abbiamo già interpellato la Regione Toscane ed altri enti superiori, nella speranza che possa essere attivato un bando al quale partecipare – ha detto l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Marzi – e siamo comunque fiduciosi di farcela, perché in questo primo anno e mezzo di mandato la nostra municipalità ha dimostrato con i fatti di riuscire nei propri intenti. Certamente, sarà un intervento che non richiederà solo alcuni “spiccioli” e basta: volendo fare le cose sul serio, dovremmo abbattere l’edificio attuale e ricostruirne uno più funzionale alle specifiche finalità”. L’area del Foro Boario, di proprietà comunale, è composta dall’immobile del centro servizi Tevere Expo’, nel quale ha sede al momento un’azienda operante nel campo dell’informatica; accanto, la sala convegni è sporadicamente utilizzata per conviviali e all’esterno vi sono un ampio spazio e i box per gli animali: i suoi giorni di movimento, il Foro Boario li vive praticamente solo in occasione delle Fiere di Mezzaquaresima. Per ciò che riguarda il gruppo comunale biturgense di protezione civile, i volontari operano su tre distinte sedi, più o meno distanti nell’ordine di pochi chilometri: alla ex scuola elementare del Trebbio (che ha peraltro problemi di agibilità) è ubicato il magazzino; al Foro Boario sono piazzati i mezzi e due container, uno dei quali allestito come centro operativo comunale (Coc), mentre l’operatività è concentrata nella elisuperficie vicina allo svincolo della E45, laddove era di stanza l’ex gruppo Alto Tevere, confluito nella nuova realtà cittadina. I vigili del fuoco fanno da sempre riferimento sulla caserma di via Anconetana, che impone manovre alle autobotti in entrata e in uscita. “Sedi inadeguate per l’una come per l’altra realtà – ha sottolineato Marzi – ed è impensabile che la protezione civile debba disperdere energie in tre luoghi diversi. Al Foro Boario c’è una dotazione di spazi tale da far convivere benissimo entrambi i gruppi, con una ottimale ripartizione della logistica che possa produrre risultati più efficienti e tempestivi, anche perché la collocazione del posto lungo la bretella di via Bartolomeo della Gatta – quindi in un contesto leggermente staccato dal centro urbano e più scorrevole – permette un abbattimento dei tempi di intervento soprattutto nei casi di emergenze. Per il Comune è quindi una priorità sulla quale lavorare”.
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