Chiesta la sfiducia del sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci
Claudio Roselli: "Sindaco stia "sereno", i fantasmi non esistono"
Da oltre un anno, il sindaco di Badia Tedalda e presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, Alberto Santucci, si sta rendendo protagonista di azioni “eclatanti”, nel senso che fanno comunque presa sul piano mediatico. Ha cominciato con i carabinieri forestali, sfrattati da Badia dopo la vicenda del sequestro del cantiere sulla Marecchiese nell’estate del 2016; ha proseguito con il “no” deciso al ripristino dell’ufficio del giudice di pace (“E’ una decisione mia!”) e di lì a poco ha aggiunto l’umiliazione al sindaco di Sansepolcro, Mauro Cornioli, suo vice all’Unione dei Comuni, ritirandogli le deleghe (ricordiamo che Sansepolcro è il Comune che “pesa” per il 50% sull’intera vallata, senza obbligo di adesione all’Unione), ma crediamo che il massimo lo abbia toccato il 18 giugno, quando nel pomeriggio di quella calda domenica annunciò proprio al sottoscritto – che gli chiese più volte se scherzasse o se facesse sul serio – la sua ferma volontà di dimettersi da sindaco e quindi anche da presidente dell’Unione con una lettera che avrebbe consegnato al prefetto, ma della quale la dottoressa Clara Vaccaro è ancora in attesa. Da quel momento in poi, quattro mesi di silenzio dovuti – così pare – a problemi di salute, dopodichè intorno a Natale il buon Santucci si è rifatto vivo con attacchi frontali agli organi di informazione che lo avevano criticato e ai carabinieri forestali di Badia, Sansepolcro e Arezzo, accusandoli di perseguitarlo. Ciliegina sulla torta: l’aver bussato a tutte le porte per cercare di essere candidato, suscitando francamente anche un po’ di tenerezza nell’essersi vantato di aver raccolto in pochi giorni 250 firme. Non è difficile arrivarci, una persona qualsiasi lo avrebbe fatto in un paio d'ore.
In tutta questa situazione, mi sono sentito tirato in ballo nella veste di direttore responsabile del periodico “L’eco del Tevere”, che dal 2007 a oggi nel numero di dicembre pubblica le pagelle con voto e giudizio sui singoli pubblici amministratori locali. Caro Santucci, quello che hai combinato negli ultimi tempi sinceramente mi sorprende, specie se ripenso a quando circa venti anni fa entrasti sull’agone, presentandoti bene e dimostrando le tue doti anche dal punto di vista politico. Non so cosa ti stia ora succedendo, ma le manie di persecuzione delle quali ritieni di essere vittima mi fanno un po’ sorridere; alcuni giorni fa, parlando con un tuo collega amministratore, quest’ultimo mi ha riferito di un colloquio con te, invitandoti a essere più ragionevole e, anche per ciò che riguarda le pagelle, di prendere l’esempio dal sindaco di Sestino, Marco Renzi, che nel 2016 si era preso anche lui l’insufficienza, ma che si è adoperato nel corso del 2017 e alla fine la sufficienza l’ha strappata. Chiaramente, Renzi ha lavorato per la sua comunità, senza pensare alle pagelle. Il politico in oggetto manifestava tutta la sua amarezza per il tuo atteggiamento che non faceva altro che mettere in cattiva luce Badia Tedalda. Tutto questo per dirti che capisco la tua ricerca di visibilità “sparandole” grosse (attenzione però ai termini che adoperi) e sotto questo profilo la candidatura con Vittorio Sgarbi diventa un qualcosa di scontato. Fra l’altro, in questi giorni sono venuto a conoscenza di una lettera inviata al tuo vicesindaco, Ivano Sensi e ad alcuni amministratori, nella quale gli elettori del Pd e di tutta la sinistra chiedono ufficialmente la sfiducia (altro che Parlamento) nei tuoi confronti, (sono i tuoi elettori e la tua gente) rivolgendoti non certo parole di cortesia, anzi diciamo pure frasi dal tono molto pesante. Per correttezza, non la voglio pubblicare (se proprio non mi costringi), ma ti invito ancora una volta a stare più tranquillo e sereno, perché comportamenti di questo tipo stanno producendo un solo letale effetto: quello di averti trasformato nella “barzelletta” della Valtiberina. Ti consiglio anche di smetterla di giocare con Facebook come i bambini o di avere "mire politiche nazionali", ricordati invece che sei il sindaco di Badia Tedalda e il presidente dell’Unione dei Comuni (finché resterà aperto) e ricorda... i fantasmi non esistono, fare la vittima é solo un segno di grande debolezza!
Con stima e amicizia
Claudio Roselli, direttore responsabile del periodico “L’eco del Tevere”
Alfonso Fiorucci
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29/01/2018 13:59:21