Livello massimo per Montedoglio: ora rilasci continui sul Tevere

Già richiesta l'autorizzazione per l'innalzamento del livello in vista dell'estate
Precipitazioni nevose e piovose degli ultimi giorni: l’invaso di Montedoglio ringrazia, tanto da toccare quasi il livello massimo autorizzato. Siamo attualmente a una quota di 384,55 metri sul livello mare (alle 12 di ieri sono stati sfiorati i 385), che tradotto in pratica significa circa 88 milioni di metri cubi di acqua invasati. Quasi un metro in quota nel giro di appena dieci giorni. Sono numeri sicuramente positivi quelli che sta “sfornando” l’invaso artificiale più grande della Toscana che si sviluppa nei Comuni di Pieve Santo Stefano, per quasi il 90 per centro, poi Sansepolcro, Anghiari e Pieve Santo Stefano. “La quota massima autorizzata in caso di piene, ovviamente correlata a eventi meteo come quelli che hanno interessato il nostro territorio nelle ultime due settimane, è di 386 metri sul livello del mare – commenta Fabio Lunardi, direttore dell’Ente Acque Umbre Toscana – il rilascio nel Tevere è comunque stato contenuto entro i 15 metri cubi di acqua al secondo fino al superamento delle criticità a valle dello sbarramento connessa alle precipitazioni delle ultime 72 ore, onde evitare di appesantire ulteriormente la situazione in pianura; dunque, con l’effetto di laminazione e contenimento della piena, per poi incrementare – superato il picco di criticità – il rilascio al Tevere fino agli attuali 60 metri cubi di acqua al secondo. Tutto ciò – aggiunge Lunardi – al fine di riportare il volume invasato a quello che attualmente, in situazione ordinaria, può raggiugere in corrispondenza dei soliti 383 metri sul livello del mare; i 386 metri, però, costituiscono la quota limite invalicabile da considerarsi solamente in caso di piene o consistenti precipitazioni, per consentire – come ricordato - la laminazione. Sono 88 i milioni di metri cubi di acqua (compresi del cosiddetto invaso morto non utilizzabile) attualmente presenti sul Montedoglio, ma progressivamente si deve scendere a 80 – conclude Fabio Lunardi – salvo autorizzazione anticipata della direzione dighe ad elevare la quota d’invaso da 383 a 384,5 metri sul livello del mare. Tutto ciò è già stato richiesto in vista della prossima stagione estiva”. Ancora una volta si dimostra fondamentale la presenza di un invaso come Montedoglio: basta poco per capire quali potrebbero essere state le conseguenze nella parte bassa della Valtiberina e in Altotevere. La pioggia incessante di questi giorni (previsto pure per oggi codice giallo) e l’innalzamento delle temperature con il conseguente scioglimento della neve in quota, porteranno il livello di Montedoglio a un altro incremento; dato che lascerebbe intuire che non ci sono problemi per i successivi mesi estivi. Livelli che vengono comunque monitorati quotidianamente dall’Eaut attraverso la stazione di rilevamento ubicata in località “Palazzone”, vicino allo sbarramento.
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