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Ospedale Angioloni di San Piero in Bagno, la Lega attacca l'Ausl: "Risposte scontate"

Replica di Gianni Facciani alle dichiarazioni del sindaco Marco Baccini

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“L’Ausl promette e non mantiene. Risponde con rassicurazioni di prammatica alle preoccupazioni tardive del sindaco Marco Baccini, ma quando gli stessi problemi li ha denunciati la Lega ha sorvolato, di fatto negando che esistessero. Insomma, una farsa". A dirlo è Gianni Facciani, coordinatore della Lega Valle Savio che commenta così la replica dell’Ausl alle esternazioni del primo cittadino di Bagno di Romagna sui disagi all'ospedale "Angioloni" di San Piero in Bagno.

"E’ a dir poco risibile la risposta della direzione dell’Asl Unica della Romagna alle tardive preoccupazioni del sindaco di Bagno di Romagna sui tagli ai servizi, carenza di personale e ritardi ingiustificabili nell’erogazione di prestazioni all’ospedale Angioloni - afferma Facciani -. L’Ausl, infatti, afferma di conoscere i problemi, promette soluzioni ma non si sa se e quando le metterà in pratica. Di fatto, tuttavia, l’Asl mette anche fine alla propaganda e alle sviolinate di Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, presidente dell’Unione dei Comuni Valle Savio e presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria della Romagna, per il quale nella sanità romagnola ci sarebbero solo ‘indicatori positivi’. Baccini, insomma, si sta scontrando con i deficit della sanità locale denunciati ripetutamente dalla Lega. E, con una qualche onestà intellettuale, ma anche con un occhio alle future tornate elettorali, li riconosce, andando in senso opposto e contrario a Lucchi, per il quale nella sanità regionale e, soprattutto, nell’Asl Unica romagnola ci sono solo eccellenze".

"Per questo - sostiene Facciani - Lucchi è poco credibile, come è poco credibile la direzione Asl che replicando alle osservazioni e alle richieste di intervento da parte della Lega ha risposto con arroganza, senza affrontare seriamente le questioni segnalate. Ora sappiamo che la Lega aveva ragione. Di qui, la richiesta a Baccini e a tutti gli amministratori coinvolti di maggioranza e opposizione che sollecitino l’Asl a provvedere in tempi rapidi e con provvedimenti concreti. In caso ciò non avvenisse, ci sarebbero le condizioni per le dimissioni dei vertici Asl e del presidente della Conferenza socio-sanitaria".

 

cesena today
© Riproduzione riservata
17/05/2018 22:44:38


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