Notizie Locali Comunicati

Restauro della torre civica di Città di Castello: la storia completa

Nota di Nicola Morini e Vittorio Vincenti di "Tiferno Insieme"

Print Friendly and PDF

Non si può che essere oltremodo contenti per la fine degli eterni lavori che hanno riguardato la Torre civica, per la rinnovata fruizione pubblica e per la bell’idea del vessillo cittadino che sventola sulla cima. Spiace però che gli amministratori locali, in occasione dell’inaugurazione, abbiano omesso alcuni “particolari” sui quali è bene che i cittadini siano edotti per completezza di informazione. Il primo “omissis” riguarda i lavori programmati per la messa in sicurezza della Torre: erano stati preventivati per un ammontare di circa 600.000 euro e invece sono raddoppiati fino a toccare la cifra di 1.335.000. Secondo omissis: i lavori dovevano durare pochi anni, viceversa la torre è stata chiusa e interessata a lavori per 15 anni. Terzo omissis: i lavori erano stati iniziati soprattutto per aumentare la stabilità della Torre che nel 1998 avrebbe registrato una pendenza di 49 cm. dalla base, ora la pendenza è di 87 cm. Tutto questo, recita il comunicato del Comune, andrebbe ricondotto all’aggravarsi della situazione della torre nel bel mezzo dei lavori a seguito di un “micro terremoto” (nemmeno avvertito dalla popolazione) avvenuto nel marzo del 2007. Peccato che mai nessuno abbia smentito le notizie riportate in consiglio comunale per cui il distacco della Torre dal palazzo del Vescovo e il successivo moto di pendenza sarebbe già iniziato qualche giorno prima il suddetto evento sismico. Ultimo “omissis”, nel report di stampa del Comune non si citano alcuni dei tecnici e progettisti che hanno partecipato ai lavori e, non ci vorremmo sbagliare, ma non li abbiamo individuati nemmeno fra gli invitati all’inaugurazione. Ora ogni cittadino si faccia due conti e tragga le proprie conclusioni. E’ certo di conforto sapere che il team di “intervento” finale sia riuscito ad aumentare i coefficienti di sicurezza affinché al prossimo “macro terremoto”,  tipico della Alta  Valtiberina, la torre continui a testimoniare col suo vessillo la storia che siamo. Resta il fatto però che, dopo 15 anni e il raddoppio dell’impegno di spesa, ad oggi avremmo restituita una torre più pendente del 56% rispetto a prima e nessuno si è assunto alcuna responsabilità per quanto avvenuto.

I consiglieri comunali di "Tiferno Insieme", Nicola Morini e Vittorio Vincenti 

Redazione
© Riproduzione riservata
31/12/2018 21:46:39


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Comunicati

Il piazzale davanti al palasport di Sansepolcro intitolato al professor Pellico Barbagli >>>

Le due ruote nei secoli: in sella ad una bici d’altri tempi fra le vie di Città di Castello >>>

Nuovo gestore per la piscina comunale di Castiglion Fiorentino >>>

Il 2 giugno a Città di Castello l'ordinazione diaconale di Giovanni Silvestrini >>>

L’aretino Stefano Crociani confermato vicepresidente del Vespa Club Italia >>>

Telemedicina, il progetto della fondazione Andrea Cesalpino al via entro settembre >>>

Lista Comuni per la Provincia: L'articolo del Pd sullo stallo della provincia di Arezzo è surreale >>>

“No alle speculazioni e si ragioni come territorio senza guardare i confini” >>>

Ad Arezzo i commercianti si attivano per aumentare la sicurezza urbana >>>

Maxi eolico Badia del Vento: i comitati replicano a Giani e all'assessore Monni >>>