Montedoglio: servire anche le zone più marginali della vallata, dice Letizia Michelini
Per il sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, i vari tipi di utilizzo possono convivere
Uso plurimo dell’acqua della diga di Montedoglio: gli scopi idropotabile, agricolo e ricreativo possono benissimo convivere. E per l’idropotabile e l’irriguo, è importante che vengano servite anche le zone più marginali dell’Alta Valle del Tevere tosco-umbra, rimaste ancora scoperte rispetto ad altre più lontane, ma già rifornite. Questa la posizione di Letizia Michelini, consigliere della Provincia di Perugia e sindaco di Monte Santa Maria Tiberina, presente ieri mattina alla tavola rotonda di Sansepolcro. Oltre a preservare la qualità dell’acqua e della struttura per ragioni di sicurezza e prevenzione, le autorità locali devono avere un programma e una visione per poter sfruttare l’invaso anche dal punto di vista turistico. Sulla prevenzione, servono formazione e informazione e anche la previsione di prove di evacuazione delle popolazioni a valle della diga, con l’aiuto delle varie associazioni di protezione civile.
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