Maxi sequestro di autocarri ad Arezzo per il trasporto di rifiuti speciali
Sono quaranta le persone coinvolte: rifiuti che venivano smaltiti illecitamente
Maxi sequestro di veicoli professionali, che in base alla ricostruzione degli inquirenti, erano utilizzati per il trasporto di rifiuti speciali privi di regolare autorizzazione. E’ l’operazione portata a termine nei giorni scorsi dai Carabinieri Forestali della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Arezzo. In tutto sono stati sottoposti a sequestro preventivo ben 30 autocarri adibiti al trasporto di rottami ferrosi e rame. Attività che è andata avanti per diversi mesi, con l’indagine condotta dai pubblici ministeri dell’area ambiente Angela Masiello e Laura Taddei. Si tratta di "un vasto giro di soggetti non autorizzati alla raccolta, trasporto e conferimento di rifiuti speciali che alimentavano in modo del tutto illecito 6 centri di raccolta della Provincia siti in Arezzo, Valdichiana e Valtiberina". Una quarantina le persone coinvolte, sia italiani che stranieri: i primi a subire le conseguenze dell’indagine sono stati gli impianti di raccolta che si alimentavano attraverso soggetti mai autorizzati alla raccolta e al trasporto dei rifiuti. Poi è toccato ai "conferitori" che si sono ritrovati con il sequestro preventivo del mezzo. "avevano messo in piedi un vero e proprio sistema dedito alla gestione illecita di rifiuti speciali con conseguenti profitti illeciti che fuoruscivano dall’alveo di ogni tracciabilità sia ambientale che fiscale".
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