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Lega Altotevere: “Se il sindaco di Monte Santa Maria vuole tesserarsi con noi, ce lo dica”

Capiamo le difficoltà del sindaco a trovare una collocazione in un Pd che non esiste più

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 “Se il sindaco del Monte Santa Maria Tiberina vuole tesserarsi con la Lega, che ce lo dica direttamente”. Così la Lega Altotevere in una nota di risposta a quello che per il partito di Matteo Salvini è un mero comunicato opportunista. “Capiamo le difficoltà del sindaco Michelini a trovare una collocazione all’interno di un partito dove ben 24 segretari cittadini umbri se la sono data a gambe dopo la disfatta delle recenti elezioni regionali, ma ora, occuparsi anche delle dinamiche interne alla Lega e soprattutto, sentenziare all’interno di un partito più volte definito deleterio e fascista, ci sembra davvero eccessivo. Le trattative per la costituzione della Giunta sono ancora in corso e non ci risulta ci siano segretari del Pd seduti al tavolo, inoltre ad oggi non c’è un chiaro indirizzo su nomi o deleghe tanto che la presa di posizione della Michelini sembra essere solo  un tentativo opportunista volto  a tutelare la sua espressione di voto. Se così fosse, il Pd cosa direbbe?E soprattutto, se confermato, sarebbe interessante conoscerne le motivazioni”. Anche sulla costituzione della Giunta, la Lega Altotevere non le manda a dire e precisa: “Il sindaco di Monte Santa Maria parla di un aggravio delle spesa pubblica qualora gli assessori siano chiamati a dimettersi da consiglieri, forse la Michelini era troppo impegnata a fare campagna elettorale per la Lega da accorgersi che il suo partito, insieme ai 5 stelle, aveva più volte palesato l’intenzione, in caso di vittoria, di nominare tutti assessori esterni?  Inoltre – conclude la nota – chiedere le dimissioni di un assessore da consigliere regionale, vuol dire assumersi le responsabilità del proprio operato e soprattutto scongiurare quel penoso teatrino che nel 2016 coinvolse la Giunta Marini, dove per quasi un anno, tutto fu bloccato a causa delle dimissioni dell’Assessore Barberini che prima uscì dalla Giunta sedendo in consiglio regionale, per poi una volta smaltito le diatribe interne, rientrare nell’esecutivo. Intanto, però, gli umbri persero quasi un anno di legislatura, ma del resto chi se ne frega dei cittadini umbri, prima occorre occuparsi delle poltrone. A quanto pare, ancora una volta, il Pd sembra non aver capito la lezione”

Redazione
© Riproduzione riservata
09/11/2019 19:42:01


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