Confindustria scrive agli associati: favorite ferie, congedi e smart working per i dipendenti
Tesserino aziendale o cedolino paga per dimostrare le esigenze di lavoro
«Favorire, in questa fase, la fruizione dei periodi di congedo ordinario o di ferie dei propri dipendenti». E’ la «raccomandazione» che Confindustria ha inviato nella serata di ieri ai propri associati ieri, domenica 8 marzo, in seguito ai decreti della presidenza del consiglio sulla crisi del coronavirus. La comunicazione di Confindustria agli associati, firmata dal direttore generale Marcella Panucci, fornisce tutta una serie di indicazioni operative relative all’applicazione del decreto. «Sulla base delle prime precisazioni fornite dal Governo – è scritto nella nota -, è possibile confermare che, con il Dpcm odierno, non s’intende determinare il blocco delle attività lavorative, produttive e della circolazione delle merci da, verso e all’interno delle aree territoriali interessate». In primo luogo, prosegue la circolare, «le nuove limitazioni non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Anche alla luce di un confronto con il testo dei precedenti Dpcm, ciò comporta che sono consentiti gli spostamenti verso e di ritorno dal posto di lavoro (essenziali per la continuità produttiva delle imprese), sempre che non ricorrano i presupposti del divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora, applicabile ai soggetti sottoposti a quarantena o risultati positivi al virus». Inoltre, è scritto ancora nella nota, «tali spostamenti - per comprovati motivi di lavoro - sono consentiti anche da e verso l’esterno delle aree territoriali interessate, nel rispetto, in questo caso, di eventuali prescrizioni contenute nei provvedimenti regionali. In questo senso, è utile evidenziare come gli indirizzi sopra richiamati trovino applicazione anche per i lavoratori transfrontalieri».
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