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Coronavirus, Trump: le attività Usa ripartiranno presto, non possiamo stare fermi

Il governatore Cuomo ha rifiutato: "La salute pubblica conta più dell'economia"

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«Sto parlando di settimane, non di mesi». Il presidente Trump vuole allentare il blocco delle attività negli Stati Uniti, perché la crisi economica che sta generando minaccia di fare più vittime del coronavirus. Lo ha detto ieri sera durante la conferenza stampa tenuta alla fine della giornata più drammatica per gli Usa da quando è cominciata la pandemia, con il totale dei morti che ha superato la soglia di 500. Se lo farà, a partire forse da lunedì prossimo quando scadranno i 15 giorni di "social distancing" chiesti dal governo federale, si assumerà una grande responsabilità: se riuscirà insieme a far ripartire l’economia e contenere i contagi, come promette, diventerà il leader globale della risposta al coronavirus e si garantirà la rielezione a novembre; se fallirà, mettendo a rischio la vita di molti americani, condannerà la sua presidenza.

Già ieri mattina il capo della Casa Bianca aveva anticipato il suo pensiero via Twitter, a caratteri cubitali: «Non possiamo consentire che la cura sia peggiore del problema. Alla fine del periodo di 15 giorni, decideremo in che direzione vogliamo andare». La giornata poi è passata in modo drammatico, con un netto aumento dei contagiati e delle vittime negli Usa, che stanno diventando il nuovo fronte della pandemia. I morti americani, ad esempio, sono stati oltre cento in un solo giorno, per la prima volta da quando c’è il coronavirus. Durante la conferenza stampa, però, Trump ha riaffermato e spiegato il concetto del suo tweet: «Dobbiamo aprire il nostro paese, perché ciò causa problemi che, secondo la mia opinione, potrebbero essere molto più grandi». Quindi ha ammesso che bisogna fare una scelta: «La vita e l’economia sono fragili. Non c’è dubbio. Ma probabilmente ci sarà più morte provocata dalla chiusura del paese per mesi, che non da quanto discutiamo rispetto al virus».

Il presidente ha sottovalutato la pandemia dal principio, forse perché pensava che fosse davvero contenibile con la sua decisione di bloccare i voli dalla Cina, o più probabilmente perché sperava che passasse senza fare i danni che ora sta provocando all’economia, e quindi alla sua campagna per la rielezione a novembre. L’emergenza esplosa in altri paesi come l’Italia, e le pressioni venute dai medici per evitarla o mitigarla negli Usa, lo hanno convinto ad agire nelle ultime settimane. Ora però le dimensioni della crisi stanno diventando enormi, e alcuni consiglieri economici come Stephen Moore e Arthur Laffer lo stanno spingendo a riaprire l’America. Il ragionamento è che la catastrofe economica, oltre a mettere a rischio la sua rielezione, minaccia di fare più danni e vittime dell’epidemia. Trump ad esempio ha notato che l’influenza uccide migliaia di persone ogni anno, molte più del coronavirus, senza creare tanto allarme e paralizzare il paese. Quindi lo stesso atteggiamento si potrebbe usare nei confronti della pandemia, accettando l’inevitabilità del fatto che faccia vittime, per salvare però gli Usa dal disastro ancora più grave minacciato dalla depressione. Il capo della Casa Bianca ha ammesso che i suoi consiglieri medici, come il virologo Anthony Fauci e il Surgeon General Jerome Adams, non sono d’accordo: «Fosse per loro, chiuderebbero tutto». Lui però ritiene che sia possibile ottenere le due cose insieme, ossia limitare il più possibile il contagio, ad esempio continuando la chiusura nelle zone più colpite e proteggendo gli anziani vulnerabili, e riaprire il paese facendo ripartire l’economia.

E’ una scommessa grave e pericolosa, che ad esempio il governatore di New York Andrew Cuomo ha rifiutato: «Se lo scontro è fra la salute pubblica e l’economia, l’unica scelta possibile è la salute pubblica. Non puoi mettere un prezzo sulla vita umana». Trump invece sembra orientato ad assumersi questo rischio. Se avrà successo, passerà alla storia come un grande statista, ma se fallirà la storia lo condannerà.            

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
24/03/2020 14:13:22


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