Coronavirus, Conte all’Europa: avete dieci giorni per battere un colpo
“Non ci servono gli strumenti del passato, non disturbatevi”
A quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato al Consiglio Ue in videoconferenza, ha chiesto all'Europa di "battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo". Il premier italiano ha rifiutato la bozza di conclusioni del vertice.
Secondo Radiocor il premier Conte e il capo del governo spagnolo Sanchez ritengono insufficiente e deludente la bozza di conclusioni preparata per il Consiglio europeo perché le proposte contenute non all'altezza della risposta necessaria a livello Ue. Italia e Spagna hanno chiesto che il Consiglio incarichi i 5 presidenti delle istituzioni Ue di formulare nuove proposte nel giro di dieci giorni. Si tratta dei presidenti di Commissione, Consiglio, Parlamento, Bce ed Eurogruppo.
Conte ha chiarito che nessuno pensa a una condivisione del debito pubblico: ciascun Paese risponde per il proprio e continuerà a risponderne. Né ci sono motivi per diffidare dell’Italia, che ha le carte in regola con l finanza pubblica: “Il 2019 lo abbiamo chiuso con un rapporto deficit/Pil di 1.6 anziché 2.2 come programmato”.
Ciò che manca, secondo il governo italiano, sono “strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati a reagire a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile. Che diremo ai nostri cittadini se l’Europa non si dimostra capace di una reazione unitaria, forte e coesa di fronte a uno shock imprevedibile e simmetrico di questa portata epocale?”.
Se è chiaro che l’Europa pensa a un uso degli strumenti che furono usati durante la crisi dei debiti sovrani, otto anni fa, Conte risponde che “Sono stati costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici con riguardo a tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi”. Quei meccanismi, quelli che portarono la trojka in Grecia, non servono. Ancora Conte: “Voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l’Italia non ne ha bisogno”.
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