Amanda Lear, Dali e quella gaffe che li fece innamorare

Siamo stati insieme 16 anni e da lui ho imparato tantissimo
Come era Salvador Dalì? "Molto passionale, molto spagnolo, ogni domenica andava alla corrida ed era un macho spagnolo tipico, un maschilista. Ma ha avuto una grandissima influenza nella mia vita, siamo stati insieme 16 anni e da lui ho imparato tantissimo, ho imparato come pubblicizzarmi, far parlare di me. Tantissime cose". Così Amanda Lear, ospite di 'Un giorno da Pecora, descrive il celebre pittore spagnolo con il quale ebbe una storia d'amore durata oltre 16 anni.
Il consiglio più importante - Tutto cominciò da una 'gaffe' che la cantante fece al loro primo incontro. "Io mi consideravo pittrice, perché ero alla scuola delle Belle Arti -racconta la Lear- e non sapendo cosa dire, appena ci siamo incontrati gli ho detto 'io sono pittrice, siamo colleghi'". Apriti cielo: "Lui ha detto subito 'le donne non sanno dipingere, non farmi mai vedere i tuoi quadri'". La poliedrica cantante francese rivela poi il consiglio più importante datole dal pittore spagnolo su come interagire con gli altri. "Mi diceva sempre 'Tu devi colpire la gente e dargli un grande calcio nella gamba' -ricorda la Lear- così si ricorderà di te.La gente si ricorderà di più se gli hai fatto male, piuttosto che se gli fai bene".
I baffi e del perchè erano dritti - Infine, la Lear ha rivelato una nota di 'colore' sui celeberrimi baffi del genio spagnolo della pittura: "Sui suoi baffi metteva una specie di cera per farli rimanere dritti -dice- Se li truccava con la matita nera, la sera mi baciava prima di andare a letto e restavo con l'impronta dei baffi incollata sulla fronte". "Le donne devono capire che fino a un certo punto il fascino è il tuo corpicino, poi diventa l'ironia, la tenerezza, la tua gioia di vivere, tutto questo fa parte della seduzione, questo le donne lo devono capire".
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