Riqualificare il Loggiato Gildoni a Città di Castello

Con un’interrogazione il capogruppo del PD Mirco Pescari e il consigliere comunale PD Massimo Minciotti chiedono “Se sono attive le telecamere per controllo degli accessi al loggiato e per il controllo delle zone limitrofe del Loggiato Gildoni” di Città di Castello e più in generale “quali soluzioni si intendono adottare per evitare, il danneggiamento delle porte scorrevoli e le continue e costose manutenzioni. Non si ritiene opportuno pianificare la riqualificazione dei bagni pubblici, (anche a pagamento) secondo le direttive europee ponendo particolare attenzione ai bagni per disabili, persone di per séostacolate dalla presenza di barriere architettoniche, che anche di pochi centimetririsultano invalicabili per loro: mettere a disposizione servizi igienici effettivamente tali e accessibili è una necessità che occorre garantire a di tutti – residenti, turisti, anziani, bambini, donne in gravidanza o con neonati da cambiare, disabili. Non averli può rappresentare una vera limitazione all’esercizio del diritto di libero movimento. I servizi igienici pubblici avendo dei costi di manutenzione ed esercizio, devono essere a pagamento, unica soluzione in grado di garantire l’effettiva funzionalità di queste infrastrutture collettive, la cui diffusione è ancora molto al di sotto dell’effettivo bisogno, e del tutto carente nella nostra città. Tutti indistintamente, pagherebbero anche un euro per poter usufruire in caso di necessità, di un servizio igienicamente e logisticamente funzionale. La sollecitazione alla realizzazione di bagni pubblici, va estesa anche alle aziende pubbliche di trasporto, e gestori di servizi che operano nel territorio”. “A novembre del 2016” ricordano i due consiglieri “avevamo chiesto  di dare una soluzione al problema rappresentato dai volatili, migliorare la fruibilità del Loggiato Gildoni, predisporre un accesso controllato per regolare l’ingresso ai bagni pubblici, completando il tutto con dispositivi di videosorveglianza, utili per controlli puntuali, in modo da tutelare anche la sicurezza” e chiedendo di valutare “la completa chiusura, con porte in vetro automatiche, al fine di rendere il loggiato vera vetrina del nostro centro storico e creare uno spazio più fruibile anche nei mesi freddi”. Secondo Pescari e Minciotti questi obbiettivi “ sono stati in parte centrati, come quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche ottenuto con l’installazione dell’ascensore, che consente la piena fruibilità dello spazio espositivo del quadrilatero e del Circolo degli Illuminati, nel solco di un’attenzione prioritaria dell’amministrazione comunale alle esigenze di mobilità della popolazione, da quelle di chi si sposta utilizzando carrozzelle per condizioni di handicap o invalidità, a quelle di chi si muove con passeggini per i bambini.

Insomma, un intervento capace di porre l’attenzione intorno a questa importante struttura, che ha potenzialità inespresse per problemi soprattutto legati alla sua trascuratezza, alla presenza di volatili, alla mancanza telecamere come deterrenza per atti vandalici. Oggi, nostro malgrado, ci troviamo a dover di nuovo a interrogare la Giunta, circa le condizioni del Loggiato, che nonostante i numerosi e costosi interventi, con investimenti complessivi di 176 mila euro finanziato dal Gal Alta Umbria, rappresentato dalla Presidente Giuliana Falaschi, rischia una situazione di degrado che non ci possiamo assolutamente permettere. Le porte scorrevoli, probabilmente per le continue forzature, durante la chiusura notturna, non funzionano più, tranne quella verso Piazza Matteotti. Il fatto che le stesse restino aperte, favorisce di nuovo l’ingresso e la presenza di volatili, vanificando tutta la sanificazione e le opere realizzateI bagni pubblici, unici al centro della città, risultano chiusi e non fruibili, determinando una situazione di . emergenza, sia per i cittadini che per i turisti che visitano il nostro centro storico”.