L'Accademia Enogastronomica della Valtiberina cala il "poker"

Estate di grandi soddisfazioni per la virtuosa associazione
Inutile stare a ripeterlo: il 2020 è stato un anno particolare, che ha penalizzato fortemente anche l’attività dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, impossibilitata a organizzare eventi per quattro mesi pieni. La ripresa, non senza fatica, c’è stata con l’inizio del mese di luglio e nei due mesi più propriamente estivi sono state realizzate quattro iniziative che hanno riscosso un indubbio successo, con una buona partecipazione della base associativa e cene di assoluto livello, a dimostrazione di quanto l’associazione sia oramai radicata nel territorio. L’attività è ripresa il 2 luglio con la “Cena contadina”, evento consolidato nel calendario dell’associazione, al ristorante “La Pieve Vecchia” di Monterchi, dove in un clima di allegria è stato riproposto il menu classico dei tempi che furono, che si gustava nelle aie coloniche quando veniva festeggiato un evento particolare. Anche l’ambiente era stato appositamente ricostruito per rendere più suggestivo il tuffo nel passato, con i camerieri che servivano in costume. Il 29 luglio, dopo il successo dell’edizione 2019, gli “Accademici” sono tornati all’interno delle Piscine Pincardini di Sansepolcro, anche se quest’anno la protagonista è stata la pizza, non quella tradizionale ma la “gourmet”, prodotto di altissima qualità. In una calda serata estiva, l’evento “Pizza Gourmet Sotto le Stelle” ha raccolto una forte adesione di soci, con il gran finale riservato agli amanti del fumo lento: erano infatti presenti le sigaraie della Compagnia Toscana Sigari (Cts) di Sansepolcro, che hanno realizzato sul posto i prodotti mettendo in movimento le loro abili mani, appagando la curiosi degli intervenuti, che hanno potuto degustare la varietà denominata “Il Cittino”. Il 12 agosto è stata la volta della “Bisteccata”, magistralmente organizzata dal socio accademico Marcello Polverini in collaborazione con i soci della Pro Loco di Gragnano, che si sono distinti per l’elevata qualità dei prodotti presentati e per la grande professionalità dimostrata in cucina, alla pari di quella degli chef consumati. Il prodotto principe dell’azienda agricola “La Ginestra” è stata portato in tavola con le tipiche pezzature che catturano gli amanti della carne e che in qualche caso hanno superato i due chilogrammi di peso. Anche in questo caso, parte finale caratterizzata dalla degustazione di sigari dell’azienda Davidoff. Il 26 agosto, infine, “Cena nel convento” nella Pieve di Santa Maria a Micciano di Anghiari. Questo appuntamento è oramai un classico dell’attività associativa, che viene organizzato fin dal primo anno di vita dell’Accademia, con variazioni nelle location. È una cena autogestita dai soci, il cui menu è in linea con le tradizioni del territorio: alla carrellata di crostini, sono seguiti gli immancabili ravioli e lo spezzatino con le patate. In un luogo fantastico, che funge da terrazza per la Valtiberina, i commensali hanno potuto beneficiare di una serata atmosfericamente molto gradevole e trascorsa in una clima di allegria, conclusa anche stavolta – come oramai avviene da tempo – con la gradita parentesi per gli appassionati del fumo lento, che hanno potuto apprezzare le caratteristiche del “Novecento”, uno fra gli ultimi nati all’interno della Compagnia Toscana Sigari. Le varie iniziative si sono ovviamente svolte nel rigido rispetto dei protocolli anti Covid-19, che prevendono distanziamento sociale, uso di mascherina e numero limitato di persone. A breve, l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina renderà noto il calendario degli eventi che andranno a chiudere il 2020, anno da dimenticare per quanto è avvenuto ma positivo per l’associazione, che ha dimostrato di avere le classiche “sette vite”.
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