Sport Nazionale Automobilismo (Nazionale)
E' morto Uberto Bonucci, pluricampione italiano ed europeo della montagna fra le auto storiche
Aveva 68 anni ed era socio onorario della Pro Spino Team: 153 vittorie in carriera con l'Osella
È stato stroncato dal male incurabile che lo aveva colpito negli ultimi tempi e che non gli ha dato scampo. L’automobilismo della velocità in montagna piange la morte del senese Uberto Bonucci, pluricampione italiano ed europeo della specialità nella categoria delle auto storiche al volante della sua Osella Pa 9/90 Bmw. Aveva compiuto 68 anni lo scorso 13 maggio, era nato a Castelnuovo Berardenga ma risiedeva a Colle Val d'Elsa e il suo nome esatto era Uberto Bandino Antonio Bonucci Ugurgeri della Berardenga. Nella sua carriera di pilota, iniziata oltre 40 anni fa, ha conquistato 7 titoli europei Fia e 10 italiani, vincendo 153 gare in salita. Ha trionfato in più circostanze, fra le storiche, anche al trofeo Luigi Fagioli di Gubbio (ben 10 volte), alla Camucia-Cortona (5 volte) e allo Spino, dove nel 2011 ha vinto la categoria e nel 2016 ha realizzato l’assoluto, non dimenticando il secondo posto del 2019 alle spalle di Stefano Peroni. A proposito del rapporto di particolare amicizia che lo legava a Pieve Santo Stefano (vi aveva esordito nel 1976 alla guida di una A112), la Pro Spino Team lo aveva nominato suo socio onorario: più volte era venuto alle iniziative organizzate dal team e chiamava affettuosamente “Spinotti” i suoi componenti. La sua vettura è stata tante volte utilizzata per il manifesto ufficiale della gara. Sul piano umano, era di una squisitezza unica e sapeva ben sdrammatizzare anche i momenti meno fortunati, quando magari per un piccolo problema alla vettura era costretto al ritiro e a rinunciare a un assoluto pressochè certo. Ai familiari e ai parenti di Uberto Bonucci le condoglianze della nostra redazione.
Nella foto: Uberto Bonucci nell'abitacolo della sua Osella Pa 9/90 Bmw
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