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La Chimet é l'azienda con il fatturato più alto in Toscana, la Italpreziosi occupa il terzo scalino

Aboca si piazza al nono posto e la Tratos all’undicesimo in provincia di Arezzo

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L'economia aretina é in salute o in crisi? Se guardiamo i dati resi noti da Reportaziende.it e pubblicati dai colleghi del Corriere di Arezzo, la provincia sembra essere abbastanza in salute con la Chimet che vola sopra i tre miliardi e conquista il primo posto in Toscana nella hit dei fatturati. Una performance impressionante per l’azienda della famiglia Squarcialupi che nel giro di due anni ha incrementato di oltre un miliardo il suo business incentrato su recupero e affinazione metalli e banco metalli ma diversificato su altri rami (ecologico, catalizzatori). 
Dai 2.081,3 milioni del 1997 Chimet è passata ai 3.211,9 dell’esercizio 2019, con un poderoso balzo in avanti rispetto al già maiuscolo 2.380,7 del 2018. Il colosso di Badia al Pino e Viciomaggio scavalca così Nuovo Pignone International di Firenze e diventa l’azienda regina in Toscana mentre brilla nell’olimpo nazionale (44° posto) che vede i giganti Eni, Enel e Fca nelle posizioni di vertice quanto a volume d’affari. Impressionano i margini di Chimet: 44 milioni di Ebitda e 27,67 di utile netto.
La graduatoria stilata da Reportaziende.it, vede immutato il podio della provincia di Arezzo rispetto all’anno precedente, con Italpreziosi al secondo posto e T.C.A. al terzo, rispettivamente 2.711,4 milioni e 837,2 i loro fatturati. Molto forte la crescita di Italpreziosi, terza in Toscana, leader nel trading e commercio di metalli preziosi, lingotti e oro da investimento: era a 1.9661,6 milioni. Mantiene il terzo gradino della hit la T.C.A., altra eccellenza nel recupero e come banco metalli. Alle spalle, sempre sul terreno della affinazione, recupero e galvanica, si assiste al sorpasso di Sicam su Safimet, con la prima che nel 2019 quasi raddoppia i suoi volumi (da 278,83 a 412,2, con exploit di utile: 1,13 milioni +260%). Il valore dei metalli, dilata ovviamente la grandezza dei fatturati rispetto ad altri ambiti di produzione. E’ solo dal sesto posto che si cambia settore economico, con Power One (inverter solari, Terranova Bracciolini, passata nel 2020 da ABB a Fimer) che scavalca Butali (tecnologici, elettrodomestici). Mantiene invece l’ottavo posto UnoAerre (sempre nel mondo Squarcialupi), segue Aboca, l’impero delle erbe di Valentino Mercati. 
Completa la top ten dei fatturati Ceia (metal detector) che supera Tratos cavi (fili elettrici ed elettronici) adesso undicesima. 
Ma l’immagine che restituisce ReportAziende.it è una fotografia della situazione economica del Paese, precedente al cataclisma Covid. I dati relativi alle aziende sono infatti quelli dell’ultimo bilancio completo disponibile delle imprese italiane al 31 dicembre 2019. Un anno che aveva fatto registrare dinamiche interessanti per molte imprese. Il virus ha sconvolto tutto, come ben sappiamo. I fatturati 2020, condizionati dal lockdown e dagli scompensi perduranti nei mercati, mostreranno una curva fortemente discendente, soprattutto per il comparto della produzione di gioielli e oreficeria, con affari molte volte ridotti, nel primo semestre, della metà. Una difficoltà generalizzata nel distretto orafo aretino, le cui conseguenze ancora non sono esattamente calcolabili. 
Tuttavia, la regina dei fatturati, Chimet, tiene botta al trend negativo. Intanto, come altre imprese, è stata esentata dal lockdown per il lavoro di smaltimento rifiuti. E poi la diversificazione delle linee aiuta. Certo, il fermo del settore orafo ha portato meno lavoro, ma l’incremento del valore del metallo compenserà. Alla fine, possibile, il fatturato 2000 potrebbe essere in linea col precedente. Accanto al business tradizionale del recupero metalli dagli scarti di lavorazione degli stessi orafi, Chimet ha investito molto nei catalizzatori e nei metalli della famiglia del platino. Una economia circolare premiata dal mercato.
Per tornare alla classifica 2019 dei fatturati e alle migliori venti - premesso che gli utili sono altra storia - da sottolineare il 13° posto di Tiemme, il 14° di Zucchetti, il 15° di Baraclit. Cresce Menci spa (metalmeccanica) e, in tutt’altro settore Sugar (abbigliamento). Ventesima Centria, vettore di Estra per distribuzione e vendita di gas.


Ecco le altre aziende aretine messe in fila per fatturati, sopra ai 15 milioni nel bilancio 2019.


Tratos (113,4), Faor (99,6), Tiemme (88,2), Zucchetti (82,5), Baraclit (82,2), Itam (81,4), Tesar (78,7), Menci (77,5), Sugar (76,8), Centria (75,7), Aretina Metalli Preziosi AMP (73,7), Fior (72,7), Silo (68,6), M Cecchi & Co (68,1), Aec iIlluminazione (67,4), Miniconf (64,4), Seco (61,9), Borri (59,2), Exa (55,6), Mb Elettronica (55,1), Nuova Acque (54,1), Cabro (53,9), Doma (52,8), Graziella Group (52,1), Ceg Elettronica Industriale (49,2), Tizzi Automobili (48,7), Gimet Brass (47,8), Sampa (47,4), Psm (46,9), Richline Italy (45,1), Unomaglia (44,3), Lem (41,2), Monnalisa (40,8), Svi (40,3), Omega Art (40,2), Tamburini (39,9), Later Prez (38,6), Oro Catene (37,8), Piccini Paolo (35,5), Gold Art (35,1), Diesis (34,3), Treemme (32,4), Bs Lubrificanti (32,3), Ivar Auto (32), Ilapak Italia (31,3), Afm spa (30,4), Calzaturificio Sicla (29,7), Salumeria di Monte San Savino (29,4), Rev (29,4), Ritz (29,3), Centro Chirurgico Toscano (28,7), Saima Sicurezza (28,5), Morini (28,5), Webkorner (28,2), Marino fa Mercato (27,1), Quadrifoglio (27,1), Coob (27), Orchidea Preziosi (27), Valentino shoes lab (26,3), Coar (25,7), Del Serra Group (25,7), Orafar (25), Speedy Service (24,6), Castoro (24,1), Etruria Mobilità (24), Savas (23,7), Inplaf (23,5), Scala Virglio e figli (23,4), Panificio Menchetti Pietro (23,1), Neri Romualdo (22,9), Ricciarini Tessile (22,7), Costruzioni aretine (22,6), Golden clef international (22,3), Tratos H.V. (21,8), Apicoltura Casentinese (21,8), Giordini (21,6), Costanter (21,1), Losiflores (21,1), Moretti (20,9), Silvex (20,2), Polistamp Infissi (20,1), Salp (20,1), Val-or (19,7), Cs Robot (19,6), La Sorgente (19,5), Koinè cooperativa (19,3), Parati Domenico (18,8), Loto Preziosi (18,6), Aerre Motor (18,6), Nuovauto (18,5), Bindi (18,1), Fratelli Mazzi (18,1), Calzaturificio fratelli Soldini (18), Massini & Gori (17,8), Marconi (17,6), Tpc Group (17,5), Top star (17,4), Gistore (16,9), Argenterie Giovanni Raspini (16,8), Jackytex (16,7), Top Gold (16,7), Caem Magrini (16,6), Croma Catene (16,5), Coar 56AR (16,5), Webcom (16,5), Gherardi (16,5), Motorauto (16,3), Della Camera Arredamenti (16,3), Neri Treding (16,1), It.tedi (16), Alemas (15,7), Gsg Olmo (15,6), Melys Maglieria (15,4), Del Morino (15,4), Saima Meccanica (15,1), Corsino Corsini (15,1).

Notizia tratta dal Corriere di Arezzo
© Riproduzione riservata
03/10/2020 08:50:03


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