Roberto Rossi è ora a tutti gli effetti il procuratore capo di Arezzo
Accolto il suo ricorso dal Consiglio di Stato dopo i "no" di Csm e Tar
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso e ora il dottor Roberto Rossi è attualmente a tutti gli effetti il procuratore capo di Arezzo. Rossi aveva chiesto di annullare il voto del Csm che non lo aveva confermato nel suo incarico, nell’ottobre del 2019. Aveva già ottenuto a fine luglio, sempre da parte del consiglio di stato, la sospensiva del provvedimento con reintegro provvisorio. In primo grado, invece, davanti al Tar, era andato incontro a una conferma della bocciatura. La vicenda è nota: Pier Camillo Davigo, ora fuori dal Csm, lo accusava di aver indagato su Pierluigi Boschi mentre era consulente di Palazzo Chigi, con Renzi premier. Rossi oppone le date: cessò dall’incarico in dicembre, indagini Bpel da febbraio 2016.
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