A Pieve Santo Stefano stipulato il patto per la lettura
Cala la quota di lettori nella fascia tra i 25 e i 44 anni con un -25,4%
Entrato anche per il biennio 2020/21 nell’elenco delle città che leggono, il comune di Pieve Santo Stefano, il 25 Marzo u.s. ha stipulato un patto per la lettura, aprendo un tavolo di coordinamento e monitoraggio con diversi soggetti in rappresentanza dei vari ambiti della filiera del libro, delle istituzioni e di tutti gli attori culturali presenti sul territorio, come l’Istituto Omnicomprensivo Fanfani-Camaiti, l’Associazione Librifattiamano, la Biblioteca Privata Pannilunghi- Fontana, il Centro Studi Storici E Ricerche Archeologiche, L’Archivio Diaristico Nazionale, La Proloco di Pieve Santo Stefano, La Filarmonica Ermanno Brazzini, il Coro Altotiberino, l’Associazione Micologica Bresadola di Pieve Santo Stefano, il Centro di Documentazione Storica della Civiltà Contadina. A unire questi soggetti è l’intento comune di individuare nella lettura una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da sostenere.
Nel 2019 il numero di lettori di almeno un libro all’anno per motivi non scolastici è risultato il 40% della popolazione con più di 6 anni di età . A partire dall’anno 2000, quando la quota di lettori era al 38,6%, l’andamento è stato crescente fino a toccare il massimo nel 2010 con il 46,8% per poi diminuire di nuovo fino a tornare, nel 2016, al livello del 2001 (40,6%).
La quota più alta di lettori continua a essere quella dei giovani tra gli 11 e i 17 anni, ma cala la quota di lettori nella fascia tra i 25 e i 44 anni con un -25,4%.
Questa situazione di crisi del libro e della lettura impone, a partire dalle istituzioni pubbliche, un impegno forte e deciso nei confronti della promozione della lettura da parte di tutto il tessuto sociale. Un patto locale per la lettura nasce proprio per questo, per unire gli sforzi, i mezzi e le iniziative per favorire l’aumento degli indici di lettura e investire così sulla crescita culturale dell’individuo e della società, passaggio indispensabile per favorire l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale del nostro paese.
Attraverso la creazione di una rete territoriale strutturata, fondata su un’alleanza di scopo che riceve il suggello dell’ufficialità, grazie alla sottoscrizione di un documento di indirizzo da parte di tutti i soggetti coinvolti, il Patto per la Lettura firmato a Pieve, si prefigge di ridare valore all’atto di leggere come momento essenziale per la costruzione di una nuova idea di cittadinanza, in particolare punta a riconoscere l’accesso alla lettura quale diritto di tutti, a rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e allinearsi così ai paesi che, attraverso il leggere, promuovono l’apprendimento permanente dei cittadini.
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