Attacco jihadista in Burkina Faso, ucciso il giornalista David Beriáin
Morti anche altri due giornalisti
Tre giornalisti, due spagnoli e un irlandese, e una quarta persona sono stati uccisi in un assalto da parte di un gruppo jihadista avvenuto lunedì in Burkina Faso, lungo una strada della provincia di Kompienga, nella parte sudorientale del paese. Inizialmente si pensava che fossero stati rapiti, e il Ministero degli Esteri spagnolo aveva fatto sapere di essere in contatto con l’ambasciata spagnola in Mali (competente anche per il Burkina Faso) nella speranza di ritrovare i propri cittadini rapiti. Oggi invece è arrivata la conferma della loro morte da parte dell’intelligence locale e anche dal governo spagnolo nella persona della Ministra degli Esteri Arancha González.
Tra le vittime c’è David Beriáin, celebre documentarista e uno dei massimi esponenti del giornalismo d’inchiesta europeo. Aveva realizzato numerosi reportage in varie parti del mondo. In Italia era famoso per il documentario Il mondo dei Narcos. Recentemente Beriáin era finito nei guai con la giustizia italiana: era indagato per truffa a causa di Clandestino, un reportage sulle mafie italiane, ritenuto un falso dagli inquirenti. L’altro giornalista spagnolo morto è Roberto Fraile, un cameraman che aveva operato in teatri di guerra come quello siriano. Le altre vittime un giornalista irlandese e un burkinabé che si trovava con loro. Tre persone invece sono rimaste ferite.
I tre giornalisti stavano realizzando un documentario per la televisione spagnola MovistarTv incentrato sulla caccia di frodo in Burkina Faso. Si stavano dirigendo verso la riserva forestale di Pama con una pattuglia anti-bracconaggio. Il convoglio si trovava a circa 15 chilometri a sud della cittadina di Natiaboni, quando è iniziata l’imboscata. Secondo le ricostruzioni, gli aggressori erano a bordo di due pick-up e di una ventina di moto. Oltre ad aggredire i giornalisti e i membri del convoglio, gli assalitori hanno anche rubato due jeep, attrezzature, droni e armi. Alcuni testimoni riferiscono che, nonostante il convoglio fosse formato da quaranta persone, gli assalitori li superavano in numero.
In un comunicato il Ministero della Comunicazione bukinabé riferische che «per il momento, l'identitàdei rapitori non è accertata in maniera chiara». L’Associated Press riferisce di aver sentito un messaggio vocale in cui i presunti assalitori rivendicano l’attacco. Si tratterebbe di esponenti del Jama’a Nusrat ul-Islam wa al-Muslimin (“gruppo per la difesa difesa dell’Islam e dei musulmani”), un’organizzazione terroristica di stampo jihadistico attiva in questa parte dell’Africa dal 2017. «Abbiamo ucciso tre bianchi» dicono, «e abbiamo anche preso due macchine, armi e dodici moto».
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