Tunnel di base della Tav, via libera ad appalti per 3 miliardi
L’Ue: opera sostenibile ed efficiente. Nei tre lotti lavoreranno anche 5 aziende italiane
La prima volta che i governi di Italia e Francia hanno parlato della Torino-Lione è stato nel 1991. Adesso, trent’anni, dopo sono stati assegnati gli appalti da 3 miliardi di euro per i lavori di costruzione del tunnel di base di 57,5 chilometri della nuova linea ferroviaria. Lavori che si svolgeranno sul territorio francese mentre quelli lato Italia partiranno con sei mesi di ritardo dopo lo stop imposto dal primo governo Conte a maggioranza gialloverde su decisione del ministro Danilo Toninelli.
L’incarico
Ieri mattina il consiglio di amministrazione di Telt, la società italo francese incaricato di realizzare e gestire l’opera, ha deciso di autorizzare i lavori per la realizzazione dell’80% del tunnel di base. Il primo lotto da 228 milioni sarà realizzato senza macchine e solo con il metodo tradizionale. I cantieri che dureranno 70 mesi saranno gestiti da un consorzio guidato da Implenia Suisse di cui fanno parte aziende francesi e le italiane Itinera e Rizzani de Eccher. Il secondo lotto da 1,43 miliardi servirà per scavare 23,1 chilometri grazie al lavoro di tre frese meccaniche. I cantieri saranno gestiti dal raggruppamento che fa capo al colosso francese Vinci associato con gli italiani di Webuild. L’ultimo lotto prevede scavi per 70 mesi con un metodo di lavoro misto e arriverà al confine con l’Italia. Si tratta di un appalto da 1,47 miliardi per altri 22 chilometri di galleria che sarà affidato ad un raggruppamento d’imprese guidato dai francesi di Effiage associate alle italiane Ghella e Cogeis.
«Per le prossime generazioni»
Secondo Iveta Radicova, coordinatrice del corridoio Mediterraneo dell’Ue «la Torino Lione è una costruzione per la prossima generazione a venire sostenibile ed efficiente, con un aumento della qualità di vita. Grazie a chi è stato impegnato in questo progetto,. Il cambiare verso la ferrovia è un modo per diminuire emissioni e inquinamento e avere una migliore qualità della vita e dell'ambiente».
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