Oggi la politica “del fare” è stata sostituita da quella “dell’apparire”

La politica, nata come servizio, con le responsabilità che prevalevano sui privilegi è cambiata e sicuramente in peggio. Oggi la politica “del fare” è stata sostituita da quella “dell’apparire”, la popolarità è per molti l’unica cosa che interessa veramente, ovviamente assieme al potere e al denaro. Questo succede a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, non più come una volta dove i politici “del fare” erano silenziosi lavoratori che lasciavano spazio alla forza dei risultati ottenuti; una volta si viveva di sostanza. Abbiamo rinunciato al diritto di vivere in una società meritocratica inseguendo l’illusione di essere qualcuno, di avere una impalpabile visibilità. Mi viene veramente da ridere quando vedo, anche a livello locale, degli assessori o dei consiglieri comunali che non “toccano i piedi in terra”, che si fanno desiderare quando gli telefoni, oppure con tono minaccioso si rivolgono ai cittadini dicendo: “in questa città comando io”…poverini! La politica non parla più di programmi, non offre più soluzioni e risposte, ma da in pasto alle masse nemici, complotti, colpevoli. Questa non è la politica che vorrei per il mio Paese; io immagino un’altra politica: silenziosa, concreta, educata, credibile, meritocratica e competente.