Venni, vidi, vinsi
La politica delle promesse
A giudicare dai proclami e dalle innumerevoli e roboanti promesse elettorali dei vari contendenti di questa allegra e variopinta disfida, dovremmo essere tutti rilassati e speranzosi visto che ci attende, fra poco più di un mese, un futuro certamente roseo, nonostante tutto. Chiunque vincerà le elezioni e formerà il nuovo Governo, con la messa in pratica dei bellissimi programmi così epicamente decantati in questi giorni di campagna elettorale, procederà certamente al ripristino universale del benessere e della giustizia sociale ed addirittura il ritorno, udite bene, della felicità. Pane, amore e fantasia! Dobbiamo dunque tutti rallegrarci di aver avuto un così inaspettato colpo di fortuna il giorno che il nostro Presidente ha decretato lo scioglimento del Parlamento, indicendo le nuove elezioni. Non vedo l'ora che sia ottobre e che arrivi la svolta, il colpo di genio, l’illuminazione propinata dai nostri fantastici nuovi rappresentanti del popolo che sapranno, senza ombra di dubbio, tener fede alle tante accattivanti promesse decantate in campagna elettorale. Sarebbe bello, a questo punto, che tutti gli anni, magari a fine estate, venissero sempre indette nuove elezioni politiche. Tutti gli italiani le attenderebbero con ansia e trepidazione ed andrebbero finalmente a colmare quell’orribile e francamente insopportabile vuoto e stato di generale malessere e depressione che ci assale puntualmente ogni anno nel periodo compreso fra i mesi estivi e il periodo natalizio. Estate, elezioni politiche e per finire Natale. Il miglior modo per concludere un anno faticoso e di lavoro e per rallegrare i tristi mesi autunnali.
Non riesco davvero a comprendere come non si siano attuate finora tutte quelle bellissime politiche che in questi giorni ci stanno illustrando. Che sciocchi che siamo stati a non accorgersene. Davvero distratti. Ma pazienza, ci rifaremo. Forse eravamo troppo impegnati a farci tamponi fai da te e a controllarci la temperatura, o eravamo indaffarati a controllare la bolletta del gas, il cui recapito nelle nostre case viene ormai accolta alla stregua di un avviso di garanzia. Qui ci vengono promessi aumenti salariali, stop alla violenza e al disagio, sviluppo economico, maggior attenzione a scuola e sanità e, soprattutto, soldi a pioggia con il Pnrr diventato ormai una sorta di lampada magica che basta sfregarla ed appare il Mago pronto a esaudire ogni nostro desiderio. Leggendo alcuni programmi verrebbe l'impulso istintivo di andare ad abbracciare e baciate personalmente questi fantastici candidati che questa volta stanno davvero pensando di fare le cose in grande. Al diavolo le angosce per il covid, per la guerra, per la disoccupazione, per i morti sul lavoro, per le paghe da fame e per tutti gli innumerevoli ed infiniti problemi che ci hanno angosciato finora. Presto i nostri incubi finiranno e faremo festa tutto l’anno, come diceva la bella canzone di Lucio Dalla. E finalmente potremo essere fieri della nostra classe politica, nessuno escluso. Buon voto a tutti!
Paolo Tagliaferri
Libero professionista – già dipendente del Centro ricerca e sviluppo della Pirelli Spa con esperienza presso il complesso metallurgico BMZ nella ex Unione Sovietica, da oltre venticinque anni consulente direzionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, normativa ambientale e antincendio. Docente formatore in corsi professionali. Auditor di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro per l’ente internazionale DNV. Scrittore autodidatta e per diletto.
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