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Porri: proprietà, benefici e controindicazioni
Hanno un sapore molto più delicato, tendente al dolce
La pianta dei porri appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae e vanta origini molto antiche. Si trovano tracce storiche del fatto che questo ortaggio venisse apprezzato già all’epoca di Egizi e Romani.
Al giorno d’oggi il suo consumo diffuso si può riscontrare prevalentemente in Asia e poi in Europa. I porri fanno parte della stessa famiglia di cipolle, scalogni, erba cipollina e aglio, come del resto si può evincere dal nome scientifico: Allium Ampeloprasum.
Di fatto, essi assomigliano a un enorme cipollotto verde, tuttavia hanno un sapore molto più delicato, tendente al dolce, nonché una consistenza cremosa dopo la cottura, molto amata da chef professionisti e amatoriali.
Proprietà nutrizionali dei porri
I porri contengono 61 calorie per 100 grammi, nonché 14 g di carboidrati, 1,5 di proteine e infine 0,3 di grassi. Va notato che, a fronte di un buon contenuto d’acqua (circa l’87%), i porri sono degli ottimi fornitori di calcio, vitamina C e magnesio.
I porri sono ricchi di nutrienti, il che significa che sono a basso contenuto di calorie ma al contempo ricchi di vitamine e minerali. Allo stesso tempo, sono molto ricchi di carotenoidi, incluso il beta carotene. Il corpo converte questi carotenoidi in vitamina A, che è fondamentale per la vista, la funzione immunitaria, la riproduzione e la comunicazione cellulare.
Sono anche una valida fonte di vitamina K1, cruciale per la coagulazione del sangue e la salute del cuore. I porri costituiscono anche un ottimo modo per ingerire del manganese, utile per combattere i sintomi della sindrome premestruale e promuovere il corretto funzionamento della tiroide. Infine, forniscono modeste ma significative quantità di rame, ferro e acido folico.
Benefici dei porri
Tutte le varietà di porri offrono un ampio numero di benefici per la salute dell’organismo. Anzitutto, i porri sono una buona fonte di antiossidanti, in particolare di polifenoli e composti derivati dallo zolfo. Questi componenti combattono l’ossidazione, responsabile del danneggiamento cellulare e foriera di patologie quali il diabete e le malattie cardiache.
I porri contengono infatti composti vegetali salutari per il cuore che dimostrano di ridurne stati infiammatori, il colesterolo, la pressione sanguigna, la formazione di coaguli di sangue e il rischio generale di contrarre malattie a livello cardiaco.
Come del resto accade per la maggior parte delle verdure, i porri possono favorire la perdita di peso, poiché sono una buona fonte di acqua e fibre: per questo motivo essi possono prevenire la fame nervosa o incontrollata, promuovere sensazioni di sazietà e aiutare a contenere l’appetito. In tal senso forniscono anche fibra solubile, che forma un gel nell’intestino e riduce il senso di fame.
I porri vantano anche una vasta gamma di composti antitumorali, tra i quali l’allicina, che secondo molti studi avrebbe un ruolo fondamentale nel riuscire a dimezzare il rischio di cancro gastrico. Ad un livello più generico, i porri possono aiutare a migliorare la digestione, nutrendo i batteri buoni contenuti nell’intestino. A loro volta, tali batteri riducono le infiammazioni e favoriscono la salute dell’apparato digerente. Come avviene del resto nel caso di altri componenti della medesima famiglia, correlata all’aglio e alle cipolle, i porri costituiscono una valida integrazione per una dieta salutare.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Fortunatamente si può affermare che il porro non presenta particolari controindicazioni. Tuttavia, trattandosi di una verdura che contiene un buon quantitativo d’acqua e componenti che favoriscono la diuresi, viene sconsigliato un consumo eccessivo da parte di quanti soffrono di incontinenza urinaria.
Inoltre, soprattutto per le varietà che vengono coltivate e destinate a un consumo commerciale, è importante notare che spesso vi possono essere delle tracce di nichel. Se si è allergici a questo elemento, dunque, si consiglia un consumo moderato di questa verdura. Infine, potrebbe essere importante cercare di prestare attenzione al consumo di porro quando si soffre di pressione bassa, poiché potrebbe andare a interferire e peggiorare ulteriormente questa condizione.
Stagionalità dei porri: quando comprarli e consumarli
Nonostante i porri si possano trovare comodamente in commercio tutto l’anno, va notato che il picco stagionale si ha in particolar modo tra i mesi di novembre e febbraio.
Si può considerare di stagione questa verdura tra il mese di settembre e quello di aprile. Sicuramente se ne sconsiglia il consumo in estate a meno che non si sia assolutamente certi della provenienza e di come è stato coltivato il porro stesso.
Varietà e specie coltivate
La Francia è il Paese che può contare il numero di varietà che vengono maggiormente diffuse a livello europeo. Si annoverano infatti tra le più conosciute l‘invernale di Parigi, che presenta steli molto sottili e lunghi, che si contende la fama con il porro denominato Mostruoso di Carentan, che invece si caratterizza per degli steli molto più grossi.
Queste varietà sono quelle che generalmente vediamo più spesso sulle nostre tavole. Non dovrebbe stupire la provenienza francese, visto il copioso l’utilizzo che se ne fa all’interno della gastronomia di questo paese. I porri sono generalmente coltivati ma le varietà selvatiche, come il porro selvatico nordamericano, noto anche con in termine rampa, sta conseguendo una notevole popolarità.
Le rampe sono molto apprezzate sia tra i foraggiatori, sia nelle migliori cucine, grazie a un sapore molto deciso, che si potrebbe senza dubbio definire un misto tra aglio, scalogno e porro.
Curiosità sui porri
Un aspetto che spesso incuriosisce molti è relativo alla corretta conservazione di queste verdure, che per la loro forma spesso pongono più di qualche sfida.
Molti consumatori sono infatti tentati di conservarli all’esterno, ma in realtà i porri freschi dovrebbero essere tenuti nel cassetto frutta e verdura del frigorifero all’interno di un sacchetto di plastica che ne offra una corretta protezione.
Inserendoli non appena li si porti a casa dal mercato, ci si deve assicurare che siano puliti e soprattutto asciutti prima di chiudere il frigo, onde evitare lo sviluppo di qualsasi tipo di muffa.
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