Ponte sullo Stretto, il decreto legge in Consiglio del ministri

“Progetto esecutivo approvato entro il 2024”
Per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina si ripartirà dal progetto definitivo approvato il 29 luglio del 2011 dall'allora società concessionaria. Si legge nella bozza di decreto legge sull'opera discussa nel preconsiglio dei ministri di ieri. Lo schema di provvedimento prevede che sul progetto di 12 anni fa venga redatta una relazione da parte del progettista attestante la sua rispondenza al progetto preliminare ed evidenziando le prescrizioni dettate in sede di approvazione del progetto stesso. La relazione del progettista dovrà inoltre indicare tutta una serie di misure per adeguare e aggiornare l'opera in occasione del progetto esecutivo. L'adeguamento dovrà riguardare, tra le altre cose, la normativa tecnica (Norme tecniche sulle costruzioni del 2018, che incorporano prescrizioni sulla risposta sismica), le norme di sicurezza e le norme sulla compatibilità ambientale. Andranno inoltre indicati «eventuali ulteriori adeguamenti progettuali ritenuti indispensabili anche in relazione all'evoluzione tecnologica e all'utilizzo di materiali da costruzione». «Il cronoprogramma di realizzazione dell'opera, con la previsione che il progetto esecutivo è approvato entro il 31 luglio 2024» si legge sempre nella bozza. «La concessione ha una durata di trent'anni decorrenti dall'entrata in esercizio dell'opera» si legge nella bozza. Il Consiglio di amministrazione della Società chiamata a realizzare l'infrastruttura sarà composto da 5 membri, di cui 2 designati dal ministero dell'Economia d'intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ricopriranno rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato, un membro designato dalla Regione Calabria, un membro designato dalla Regione Sicilia e un membro designato da Rfi S.p.a. e Anas S.p.a. «Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alla vigilanza sull'attività della società» del Ponte sullo Stretto di Messina e «definisce - si sottolinea nella bozza - indirizzi idonei a garantire che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della medesima sia esercitata una influenza determinante da parte del medesimo Ministero. Per queste funzioni, il Mit si avvale della Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza". Ed ancora: «Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti propone al presidente del Consiglio dei Ministri la nomina di un commissario straordinario qualora ne ravvisi la necessità».
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