Sterminò la famiglia a Paderno: condannato a 20 anni. L'avvocato: "Inaccettabile"

Riccardo Chiarioni aveva ucciso con 108 coltellate il padre, la madre e il fratello di 12 anni
È stato condannato a 20 anni di carcere il ragazzo che nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre scorsi, quando era ancora 17enne, sterminò con 108 coltellate il padre, la madre e il fratellino di 12 anni nella villetta di famiglia a Paderno Dugnano, comune del Milanese a Nord del capoluogo lombardo. Lo ha deciso il gup del Tribunale per i minorenni di Milano accogliendo la richiesta dei pm di condannare il giovane (ora 18enne) al massimo della pena possibile in un processo minorile (30 anni) scontata di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Il difensore del giovane, l'avvocato Amedeo Rizza, aveva invece chiesto il proscioglimento per incapacità totale di intendere e di volere dell'imputato.
"E' stata una sentenza durissima che non posso accettare e che impugnerò. La gravità del fatto non è in discussione ma non credo si possa arrivare a dare 20 anni, il massimo della pena, con il riconoscimento di due attenuanti generiche. Ricorrerò anche per il mancato riconoscimento del vizio di mente parziale", ha detto il legale. "Quando è uscito dall'aula e ha visto i parenti, è crollato", ha aggiunto.
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