Notizie Locali Arte e Cultura

Il Signorelli “regale” in omaggio del regno di Carlo III, del popolo inglese

Da Città di Castello oltre Manica, il piccolo “miracolo” è compiuto dalla Bottega Tifernate

Print Friendly and PDF

Il Signorelli “regale” in omaggio all’inizio del regno di Carlo III, al popolo britannico, alla storia e legame di amicizia con l’Italia all’insegna delle bellezze artistiche e tradizioni plurisecolari. Dalla “bottega” ad oltre Manica, il piccolo “miracolo” è compiuto. In un mese e mezzo dall’annuncio, lavorando senza sosta, otto ore al giorno, lo staff della Bottega Tifernate, guidato dai titolari, Francesca e Stefano Lazzari, ha realizzato una copia, identica all’originale, del “Martirio di San Sebastiano” dipinto a tempera su tavola di Luca Signorelli, datato 1498 e conservato nella Pinacoteca comunale di Città di Castello, in omaggio al Re Carlo III d’Inghilterra in occasione della incoronazione ed inizio del suo regno. Una iniziativa originale, senza precedenti, di grande effetto emotivo e suggestione, che punta ad accendere i riflettori anche sulle bellezze della città, della regione e dell’Italia in generale, attraverso uno dei simboli dell’arte rinascimentale che proprio nel 2023 con il 500enario Perugino-Signorelli trova la massima espressione. Questa mattina in “bottega” (unici così a livello mondiale nel riprodurre manualmente, grazie ad una tecnica brevettata, la “pictografia”, qualsiasi opera d’arte su supporti originari) si sono svolte le ultime fasi di preparazione dell’opera con tanto di firma e dedica a Re Carlo III sul retro dell’enorme “pala”. Prima dell’imballaggio ed imminente invio con un volo di sola andata per Londra, tutti i collaboratori della Bottega Tifernate hanno voluto rendere omaggio al Re, alla famiglia reale, al popolo inglese, posando per una foto ricordo accanto al dipinto “mozzafiato” sulle note dell’inno nazionale inglese, “God Save the King”, realizzato in maniera magistrale dal maestro, Fabio Battistelli, con il suo clarinetto seguito subito dopo dall’interpretazione dell’Inno di Mameli a sugellare la storica amicizia e vicinanza fra Italia e Gran Bretagna. “Quattro persone per più di un mese hanno lavorato su turni fino a notte per completare l’opera che è molto grande, 2,80 metri per 1,80 metri: un dipinto che normalmente si realizza in sei-otto mesi. Siamo stati facilitati dal fatto della presenza dell’opera nella Pinacoteca comunale, circostanza che ha reso tutti i processi che portano alla pictografia, più spediti, veloci. Abbiamo iniziato con la ripresa fotografica ad alta definizione per poi realizzare il trasferimento pictografico fino alla pittura interamente a mano. Aver potuto lavorare di fronte alla pala originale ci ha consentito anche in sede di trasferimento in bottega di correggere imperferzioni e sfumature e ricreare perfettamente ogni minimo dettaglio dell’originale. Un lavoro immane ma ci siamo riusciti con grande soddisfazione”, hanno precisato Francesca e Stefano Lazzari. Una iniziativa unica, a dir poco originale, un omaggio alla “Royal Family”, alla nazione d’oltre Manica e ai numerosi turisti inglesi che ogni anno visitano musei e strutture artistico-culturale italiane, umbria compresa. I titolari della “Bottega Tifernate”, Francesca e Stefano Lazzari, con il plauso del Comune di Città di Castello hanno deciso da tempo di rendere omaggio al Re e alla Gran Bretagna con l'opera simbolo di Luca Signorelli, "Il Martirio di San Sebastiano", custodita nella Pinacoteca Comunale nella stessa sala accanto al Gonfalone della Santissima Trinità di Raffaello altra opera simbolo dei fasti del Rinascimento di cui la città è capofila in numerosi progetti di valorizzazione del patrimonio artistico compreso quello, imminente, relativo alle celebrazioni del 500enario dalla morte del grande artista che fu alla corte dei Vitelli per tanti anni e che lasciò alla città opere d'arte di rara bellezza. Una di queste, appunto, “il San Sebastiano”, si trova in Pinacoteca e proviene dalla chiesa di San Domenico dove era ubicata prima del suo trasferimento. “Questo dono, è il nostro auspicio, servirà per mettere ancora di più in evidenza il legame di Città di Castello con l'arte di Luca Signorelli, ma anche Raffaello, con alcune opere che oggi si trovano a Londra, alla National Gallery”, hanno concluso Francesca e Stefano Lazzari, nel ricordare che l’opera verrà consegnata ad una delle  associazioni che sono il punto di riferimento di Re Carlo e della famiglia reale per iniziative benefiche ed umanitarie.  Il sindaco di Città di Castello e l’assessore alla Cultura, nel sottolineare la straordinaria valenza culturale ed artistica dell’iniziativa messa in atto da Francesca e Stefano Lazzari, hanno evidenziato come questa di fatto rappresenta un “vero e proprio invito per gli inglesi e turisti stranieri a recarsi in Italia, in Umbria, nella nostra bellissima città ed ammirare le eccellenze artistiche, architettoniche, paesaggistiche ma anche culinarie e  di godere di un'esperienza sensoriale a 360° come solo l'Alta Valle del Tevere può offrire”. “Un progetto ambizioso e originale al tempo stesso, che il comune ha seguito con orgoglio mettendo in campo tutte le proposte ed offerte culturali, artistiche e turistiche migliori”, hanno concluso sindaco ed assessore. Di seguito lo staff della Bottega Tifernate che ha contribuito alla realizzazione dell’opera. Pittrici: Sonia Donati, Loredana Gnoni, Sara Marsili, Erica Pitocchi, Nadia Tacchini. Preparazione supporto: Marcello Giombetti e Jeremy Maillet. Grafica: Sara Falleri e Lorenzo Rometti. Dall’inizio dell’anno un nuovo percorso arricchisce nella visita della Pinacoteca comunale di Città di Castello, dedicato ai due artisti che con le loro opere rendono il museo tifernate la seconda galleria dell’Umbria: Signorelli e Raffaello giovane. Sulla scorta della mostra di Raffaello del Cinquecentenario e guardando all’Anno Signorelliano, il 2023, l’Amministrazione comunale in accordo con la Regione dell’Umbria ha sviluppato il nuovo allestimento del piano nobile con un percorso che racconta vita ed opere di Signorelli e di Raffello giovane, proponendo un incontro ideale, che in vita non avvenne, nella Sala che ospita vìs a vìs lo Stendardo e la Pala di San Sebastiano. Il periodo storico in cui Signorelli e Raffaello vissero a Città di Castello è lo stesso a cui si deve l’impianto rinascimentale della città e le attestazioni più caratterizzanti l’identità artistica, a partire dal palazzo che ospita la Pinacoteca. Il percorso “Signorelli e Raffaello giovane” è accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna della Pinacoteca, finanziata con il bando ministeriale “Piccoli musei” 2021 e si sviluppa al piano nobile della Pinacoteca: la sala Baronci presenta una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister”, realizzata per la mostra del Cinquecentenario dal Museo Galilei, e che, distrutta da un terremoto, continuò ad essere riprodotta fino al tardo Ottocento per la sua bellezza. Nella Sala anche la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; la sala dove attualmente convivono lo Stendardo di Raffaello e la Pala di San Sebastiano è la Sala della Contemplazione con una seduta che permette al visitatore di fermarsi ad ammirare due tra le opere più significative del Rinascimento umbro e italiano. A seguire la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno conservato ad Oxford e riprodotto nel percorso. Il percorso “Signorelli e Raffaello giovane” è accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna della Pinacoteca, finanziata con il bando ministeriale “Piccoli musei” 2021 e si sviluppa al piano nobile della Pinacoteca: la sala Baronci presenta una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister”, realizzata per la mostra del Cinquecentenario dal Museo Galilei, e che, distrutta da un terremoto, continuò ad essere riprodotta fino al tardo Ottocento per la sua bellezza. Nella Sala anche la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; la sala dove attualmente convivono lo Stendardo di Raffaello e la Pala di San Sebastiano è la Sala della Contemplazione con una seduta che permette al visitatore di fermarsi ad ammirare due tra le opere più significative del Rinascimento umbro e italiano. A seguire la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno conservato ad Oxford e riprodotto nel percorso.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
05/05/2023 11:13:57


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Arte e Cultura

Sansepolcro, prorogata la mostra dedicata a Raffaellino del Colle >>>

Sansepolcro: torna finalmente la "Deposizione" del Rosso Fiorentino >>>

L’eclettica Gipsy Fiorucci in un viaggio esistenziale tra i meandri dell’anima >>>

A Bologna, la tifernate Moira Lena Tassi celebra la forza dell' arte e del coraggio delle Donne >>>

Arte e coraggio: l'artista tifernate Moira Lena Tassi contro la violenza sulle donne a Bologna >>>

Giovedì 12 ottobre, apertura al pubblico gratuita della Casa di Piero >>>

Nuvolo protagonista della Giornata del Contemporaneo della Pinacoteca di Città di Castello >>>

Sansepolcro: mostra di Silvano Rubino alla Casa di Piero >>>

A Bologna grande successo di pubblico e critica per la tifernate Moira Lena Tassi >>>

Sansepolcro: il direttore della National Gallery di Londra alla Casa di Piero >>>