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Vaccino contro il papilloma virus, open day il 9 e 10 giugno

Il vaccino è gratuito e riguarda tanto le femmine quanto i maschi

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Tutto pronto per l’open day di due giorni, il 9 e 10 giugno, per vaccinarsi contro il papilloma virus. Il venerdì ci si potrà rivolgere ai pediatri, che nelle settimane scorse hanno inviato un invito ai genitori dei propri pazienti. Il sabato, dalle 11 alle 17, ci si potrà recare invece, senza prenotazione, in ventitré centri vaccinali delle tre aziende Asl toscane. 

Il vaccino contro il papilloma virus è gratuito e riguarda tanto le femmine quanto i maschi, arma di prevenzione per entrambi contro alcuni tumori degli organi genitali ma anche dell’ano e del cavo orale, come spiegano gli esperti. Ci si vaccina dagli undici anni in su. Dopo la prima iniezione è previsto un richiamo a sei mesi di distanza. In particolare si possono vaccinare, gratuitamente, i ragazzi nati dal 2006 in poi (fino al compimento del diciottesimo compleanno) e le ragazze nate dal 1993 fino a ventisei anni da compiere. Oltre si può richiedere comunque di vaccinarsi, ma si deve compartecipare al costo. 

L’iniziativa del 9 e 10 giugno, che rafforza il lavoro ordinario condotto durante tutto l’anno, è stata promossa dalla Regione assieme ai pediatri. Prima ci si vaccina, maggiore è la risposta immunitaria. Vaccinarsi inoltre è utile non solo per la salute dei singoli ma anche come contrasto alla circolazione del virus. 

La Regione ha contattato anche le associazioni che si occupano di integrazione e migranti, per promuovere ulteriormente anche in quelle comunità questo strumento di profilassi e prevenzione, sicuro ed efficace.  

Si calcola che il 75 per cento delle persone entrino in contatto con il virus Hpv almeno un volta nella vita. L’infezione registra il picco più alto nelle giovani donne attorno ai venticinque anni di età  e un secondo verso i quarantacinque. Negli uomini la percentuale è costante nel corso della vita. 

La vaccinazione è efficace soprattutto se effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale. 

Nel 2021 solo il 53,02 per cento delle dodicenni che vivono in Italia aveva ricevuto la prima dose e il 45 per cento dei dodicenni. La Toscana va meglio: raggiunge il 68,92 e 58,31 per cento, che diventano il 69,32 e 57,14 nel 2022, con 78.660 dosi distribuite da Estar.  Percentuali  nel 2023, a metà anno, già eguagliate. Ma la soglia ottimale sarebbe il 95 per cento: da qui la campagna straordinaria, in più lingue, con l’open day di questa settimana.  

I ventitré centri vaccinali delle tre aziende Asl toscane che rimarranno aperti il 10 giugno dalle 11 alle 17 sono, nella Asl Toscana centro, quelli di San Salvi e Le Piagge a Firenze, il distretto di Borgo San Lorenzo, il dipartimento prevenzione ad Empoli, il distretto di Lastra a Signa, quello di Pontassieve e i dipartimenti di prevenzione di Pistoia e di Prato: otto strutture in tutto. Nell’Asl Toscana Sud Est aderiscono in dieci: saranno aperti il centro vaccinazioni di Arezzo, il poliambulatorio di Bibbiena, quello di Cortona, l’ospedale della Gruccia di Montevarchi, il poliambulatorio di Sansepolcro, il dipartimento prevenzione di Siena, l’ambulatorio vaccinazioni degli Ospedali riuniti a Montepulciano, il distretto di Poggibonsi, il dipartimento prevenzione di Grosseto e il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio ad Orbetello. Cinque sono le strutture a cui si potrà rivolgere nella Toscana Nord Ovest: il distretto di Avenza a Carrara, l’ambulatorio vaccinale di Capannori, l’ambulatorio di igiene pubblica a Pisa, a Pontedera e a Livorno.
 

Redazione
© Riproduzione riservata
06/06/2023 17:56:28


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