Il sindaco di Montevarchi Chiassai in Piemonte per le comunita’ energetiche
La “Fondazione Cer Valdarno" modello nazionale dopo il via libera dall'Europa al decreto italiano
Il Sindaco Silvia Chiassai Martini è stata inviata a Moretta, in Piemonte, come relatrice al convegno su “Comunità energetiche rinnovabili: una scommessa per i territori. Istruzioni per l'uso” per presentare la “Fondazione Cer Valdarno”, modello virtuoso diventato un punto di riferimento nazionale. Presenti all’iniziativa il Presidente della Regione Alberto Cirio, il Vice Presidente del Consiglio regionale Franco Graglia e il Ministro all'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, alla sua prima uscita pubblica dopo il via libera della Commissione europea al decreto italiano di incentivazione e diffusione dell'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
"Ho illustrato al Ministro e ai presenti il modello Fondazione Cer Valdarno spiegando nel dettaglio i punti di forza del decreto attuativo approvato dall'Europa che è stato dichiarato "un modello Italia" da seguire - afferma il Sindaco - Noi ci abbiamo sempre creduto e siamo già pronti a questa svolta storica in ambito energetico.
Le comunità energetiche sono una sfida nuova, una concreta politica green per un imminente risparmio energetico. Nel contesto storico attuale, questo progetto offre l’opportunità, oggi, e non tra tre o quattro anni, di produrre energia pulita territorialmente generata e capillarmente distribuita. È un'azione strategica che agisce sull'ambiente, riducendo i costi in primis dei Comuni, dei cittadini e delle aziende, dando alla comunità un vantaggio economico garantito per i prossimi vent'anni, con un risvolto sociale che permetterà di combattere la povertà energetica aiutando le fasce più deboli della società e al contempo, a promuovere un modello culturale che sarà fondamentale per le nuove generazioni.
La novità del nostro modello della “Fondazione di partecipazione- Cer Valdarno” si basa su la ferma volontà di realizzare una Cer a trazione pubblica, come vera opportunità di sviluppo su tutto il paese, attraverso la credibilità dell’ente che permette più facilmente l’adesione dei cittadini e degli stakeholders. E’ un modello che mantiene gestione, controllo e indirizzo da parte dell’ente pubblico, dall’altra l’efficienza e l’efficacia del privato, tutelando il principio delle “porte aperte”, per cui tutti i partecipanti possono entrare ed uscire liberamente.
Ritengo che non ci siano difficoltà a far espandere questa progettualità a livello nazionale, anzi, credo che sia un dovere di chi amministra, in un momento storico di emergenza come questo, garantire con questo processo un risparmio economico, oltre che all'ente, ai cittadini, agli imprenditori, al terzo settore. Pensiamo alla concorrenza, tra i costi delle aziende italiane e quelle di Paesi dove la manodopera costa meno, ma con questa operazione agevoliamo il contenimento dei costi producendo un vantaggio sul mercato - di un'azienda del nostro territorio rispetto a quella di un’altra regione, che non coglie questa opportunità. L'azienda che entra nella C.E.R e abbatte il 60% del costo della bolletta, da qui ai prossimi vent'anni, potrà decidere di rinvestire questi risparmi nella crescita dell'azienda stessa. Lo stesso vale per i cittadini che hanno aderito e che avranno un risparmio certo, a differenza di coloro che vivono in un Comune che non ha voluto sviluppare la comunità energetica.
E’ finito il momento di amministrare l'ordinario – conclude il Sindaco - la sfida vera è quella a lungo termine, di pensare di lasciare anche un futuro sotto il punto di vista economico, ambientale, sociale, di sviluppo per il territorio oltre alle infrastrutture, alla sicurezza delle scuole e quelle opere a cui i Sindaci devono dare risposta. Per questo la Cer è un atto di libertà e di indipendenza che rappresenta la vera eredità per le nuove generazioni”
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