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Mondo Politica: intervista a Filippo Polcri, consigliere di Pd-InComune a Sansepolcro
"La scelta di chiudere via Piero della Francesca rischia di creare grossi disagi"
Da due anni siede in consiglio comunale a Sansepolcro fra i banchi della minoranza di Pd-InComune: Filippo Polcri, operatore sanitario di professione, riserva a questa materia un’attenzione particolare e sappiamo bene che in Valtiberina questo è un argomento che non scende mai di attualità, a cominciare dagli ultimi sviluppi e dall’ordine del giorno approvato in consiglio comunale.
Polcri, qual è stato lo spirito che vi ha portato a presentare l’ordine del giorno sulla sanità?
“Il nostro ordine del giorno, già promosso dal Pd a livello nazionale, è stato presentato anche a Sansepolcro per riflettere collettivamente intorno ad una tematica di grande attualità che coinvolge l’intera cittadinanza. Preso atto del fatto che la progressiva riduzione della spesa pubblica mette a serio rischio il diritto costituzionale della tutela della salute, il nostro obiettivo è quello di garantire finanziamenti congrui al Servizio Sanitario Nazionale. A tale proposito, la proposta prevede un maggiore impegno di risorse del bilancio dello stato che corrisponda ad una soglia minima di percentuale del Prodotto Interno Lordo (7,5% per il Pd). I principali contenuti di questa proposta sono stati approvati dal consiglio, grazie anche agli emendamenti apportati dall’assessore Mario Menichella, con il fine di trasformare l’istanza che proveniva da un singolo partito in una visione più trasversale e condivisibile dalla quasi totalità delle forze politiche, ad eccezione di Lega e Fratelli d’Italia”.
E delle iniziative che la Lega sta promuovendo in favore dell’Ospedale della Valtiberina cosa ne pensa?
“A mio avviso, la Lega - che giustamente dimostra di essere sensibile alle problematiche locali in tema di sanità - avrebbe potuto ulteriormente confermare le sue posizioni appoggiando quest’ordine del giorno, tanto più che la proposta va proprio nella direzione di sostenere quanto più possibile il nostro sistema sanitario”.
La vostra opposizione è ritenuta da diverse persone poco incisiva. Condivide questa opinione?
“Dipenda da cosa si intenda per “incisiva”; se opposizione significa fare solo rumore, dico di sì. Se però la volontà è quella di proporre al consiglio le proprie idee per suscitare un reale dibattito intorno alle questioni davvero importanti, bisogna allora essere più propositivi che oppositivi. Certamente sulle tematiche da sempre care al Pd, come il lavoro, la scuola e la sanità, rimarremo fermi e determinati sulle nostre posizioni, ma allo stesso tempo è fondamentale avviare un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche. In tal senso, fondamentale risulta il lavoro delle commissioni, che purtroppo si riuniscono troppo poco e il cui ruolo invece è di estrema importanza per trovare punti di incontro. Si veda, ad esempio, l’ultimo lavoro svolto in commissione bilancio per destinare 15mila euro al sostegno delle famiglie che non sono in grado di provvedere al pagamento delle quote associative sportive. Magari, questo tipo di lavoro non conferisce visibilità, ma resta pur sempre uno dei modi più efficaci per fare politica e costruire concreti percorsi operativi”.
Iniziano i lavori nel centro storico rientranti nei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Siete d’accordo sulla scelta della pietra per piazze e strade?
"Non entro nel merito della scelta, dal momento che vi è già stato un lungo e ampio dibattito su questo aspetto. Noi del Pd abbiamo sempre ribadito che il problema non era l’individuazione del materiale da impiegare, bensì la mancata condivisione del progetto con la cittadinanza e con tutte le forze politiche. Attualmente, il problema è l’imminente chiusura di via Piero della Francesca al transito delle auto a seguito dell’inizio dei lavori. Una scelta che, fatta in prossimità delle festività natalizie, rischia di creare grossi disagi alle attività commerciali del centro storico. Mi chiedo se fosse stato possibile gestire le tempistiche in maniera diversa”.
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