Notizie dal Mondo Cronaca

Muro contro muro tra Israele e Hamas

L'Egitto prova a mediare e l'Iran minaccia

Print Friendly and PDF

E' muro contro muro tra Israele e Hamas e la pace resta ancora lontana dalla Striscia di Gaza. L'Egitto sta provando a mediare, ma Hamas ha detto no al dialogo e rifiutato ogni ipotesi di passo indietro. Anche Israele, con le parole del premier Benjamin Netanyahu, ha ribadito la linea dura. Intanto proseguono le operazioni militari delle forze armate israeliane (Idf). E' salito a 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo israeliano che ha colpito lunedì 25 dicembre il campo profughi di Maghazi.

L'Iran: "Risponderemo a tempo debito sull'uccisione di Mousavi"

L'Iran minaccia Israele dopo l'uccisione di una figura di spicco dei pasdaran in un raid in Siria. "L'Iran si riserva il diritto di prendere le misure necessarie e di rispondere a tempo e luogo debiti" all'uccisione del dirigente dei Pasdaran Seyyed Razi Mousavi da parte di Israele: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. "Il regime sionista ha commesso un nuovo atto terroristico vigliacco ed aggressivo. Questo atto odioso è un nuovo, chiaro segno della natura terroristica del regime sionista", ha aggiunto Kanani, citato dall'agenzia Mehr. "Dalla sua creazione, il regime israeliano ha commesso ogni genere di crimine, violando ripetutamente e continuamente le regole internazionali"; ha concluso il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran. E anche Hezbollah si unisce al coro affermando che "i limiti sono stati superati".

L'Egitto prova a mediare

In un quadro costantemente ad altissima tensione, il dialogo non sembra poter decollare. L'Egitto prova a ricoprire il ruolo di mediatore e elabora un piano in 3 step per provare a disinnescare la crisi. Il Cairo parte dalla sospensione dei combattimenti per almeno due settimane in cambio del rilascio di 40 ostaggi - donne, minori e uomini anziani, soprattutto malati - ancora prigionieri a Gaza. In cambio, Israele rilascerebbe 120 detenuti di sicurezza palestinesi. La seconda fase vedrebbe un "dialogo nazionale palestinese" sponsorizzato dall'Egitto volto a porre fine alla divisione tra le fazioni palestinesi – principalmente l'Autorità Palestinese dominata dal partito Fatah e Hamas – e portare alla formazione di un governo 'tecnico' in Cisgiordania e a Gaza in vista di elezioni parlamentari e presidenziali palestinesi. La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane affiliati ad Hamas e alla Jihad islamica – compresi quelli arrestati dopo il 7 ottobre e alcuni condannati per gravi reati terroristici.

No di Hamas al piano egiziano

Il piano egiziano sarebbe stato bocciato da Hamas. Il no è implicito se si legge il primo messaggio pubblico che Yahya Sinwar, leader dell'organizzazione, diffonde dopo gli attacchi del 7 ottobre scorso: nessuna resa. Hamas sta affrontando una "battaglia feroce, violenta e senza precedenti" contro Israele, non si arrenderà e non si sottometterà alle "condizioni dell’occupazione". Al di là della posizione espressa in maniera perentoria, Sinwar condisce il discorso con dati che non sembrano avere fondamento. Le Brigate al-Qassam, dice, avrebbero attaccato almeno 5.000 soldati israeliani, uccidendone un terzo. Tali numeri non trovano nessun riscontro, nemmeno lontano, nei bollettini ufficiali diffusi dalle Idf: Israele ha reso noti i nomi di 156 caduti dall'inizio delle operazioni. Il leader di Hamas a Gaza sostiene invece che le Brigate al-Qassam abbiano "schiacciato" le truppe israeliane e le stiano decimando.

 Netanyahu: deradicalizzare l'intera società palestinese"

Nessuna apertura da Hamas e, a stretto giro, nessun cambiamento di linea di Netanyahu. Il premier illustra al Wall Street Journal le "precondizioni" per la pace nella Striscia. Difficile però prendere in considerazione il discorso se non si parte da una vittoria militare schiacciante. Netanyahu indica i passaggi per la soluzione della crisi: "Distruggere Hamas, demilitarizzare Gaza, deradicalizzare l'intera società palestinese". Il premier sottolinea che, come livello iniziale, le capacità militari" di Hamas "devono essere smantellate e il suo ruolo politico a Gaza deve esaurirsi". In secondo luogo, Israele deve assicurarsi che Gaza "non venga più usata come una base per sferrare attacchi". Il controllo del territorio deve impedire l'ingresso di armi a Gaza e parallelamente bisogna ricostruire una società che, secondo Netanyahu, non può essere guidata dall'Autorità Palestinese. Netanyahu indica come modello da seguire la "deradicalizzazione riuscita" della società "in Germania e in Giappone dopo la vittoria degli Alleati nella seconda guerra mondiale" e afferma che "oggi entrambe le nazioni sono grandi alleate degli Stati Uniti e promuovono la pace, la stabilità e la prosperità in Europa e in Asia". Solo così, afferma, "Gaza potrà essere ricostruita" in un contesto di pace.

Notizia e foto tratte da Tiscali News
© Riproduzione riservata
26/12/2023 13:07:19


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Cronaca

Blackbeard, il missile ipersonico del futuro: così gli Usa preparano la guerra a medio raggio >>>

Israele e l’intelligenza artificiale: i nuovi conflitti come laboratorio di guerra tecnologica >>>

Bombe Usa sull'Iran, Netanyahu prega per Trump: "Operazione che apre agli accordi di pace" >>>

Dal nucleare tattico ai corpi speciali: il piano B di Israele >>>

Israele attacca l'Iran, morti e feriti a Teheran >>>

La Cina muove la portaerei Liaoning: cosa succede nel Pacifico >>>

Israele attacca centro di aiuti umanitari a Rafah: almeno 30 morti >>>

Gaza, fame e disperazione alla distribuzione degli aiuti: spari di Idf e sicurezza Usa >>>

Emmanuel Macron schiaffeggiato dalla moglie Brigitte >>>

Paesi Bassi, "non mangiate uova di galline domestiche": è allarme Pfas >>>