"Milioni di fogli, l'esame di maturità non è proprio amico dell'ambiente"

La riflessione del professor Andrea Franceschetti, docente al Città di Piero di Sansepolcro
Da docente di Italiano e Latino dal ruolo ventennale e da commissario coinvolto (ininterrottamente ormai da un quindicennio) nell'Esame di Stato, mi sia concesso uno sfogo fra il matematico, l'ecologico e il civico. Maturande e Maturandi 2024 si assestano su 526.317 unità. Alla prima prova scritta, quella di Italiano, le tracce sono distribuite ad ognuno in 7 fogli. 7 per 526.317 fanno 3.684.219 fotocopie. Aggiungiamo un minimo di due fogli protocollo per studente: 1.052.634 fogli in più. E si va a 4.736.853. Ogni prova di Italiano viene corredata con un altro foglio contenente la griglia di valutazione ('alunni alla griglia'... la triste specialità della 'casa' Scuola...), quindi si sale a 5.263.170 fogli. E siamo solo alla prima prova scritta. Si giunge a 10.526.170 fogli di carta se si aggiunge la seconda prova scritta. Certi indirizzi di studio di prove scritte o pratiche ne hanno anche una terza. Ancora mancano le griglie di valutazione del colloquio orale. Poi, una trentina di pletorici verbali redatti, stampati e firmati da ogni Commissione (le Commissioni d'esame, quest'anno, ammontano a 14.072). Infine, le stampe dei voti finali, da affiggere ai portoni delle Scuole. Insomma, milionate di fogli, nell'era della digitalizzazione, nell'epoca della più stringente emergenza ambientale. Con che faccia andiamo, poi, noi docenti, durante l'anno, a parlare di Educazione Civica alle nostre studentesse e ai nostri studenti? (l'artificiosa e infruttuosa modalità di insegnamento dell'Educazione civica sarà poi, se mi sarà concesso, protagonista di un altro sfogo...). Tutto questo per dire che l’Esame di Maturità non è affatto amico dell’ambiente.
Andrea Franceschetti, professore presso il Liceo "Città di Piero" di Sansepolcro (AR)
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